MIANE - Dolo o solo un'accidentalità all'origine del rogo che ha distrutto un'auto la scorsa notte a Miane? Saranno le indagini condotte da carabinieri e vigili del...
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L'auto, di proprietà di E.C., 58enne geometra di Miane, era parcheggiata sotto la sua abitazione, in via Carmine. L'uomo era solito lasciare la macchina in sosta nel cortile interno a una piccola corte di case, su cui si affaccia anche la sua, sia di giorno sia di notte.
Venerdì intorno alle 23,30 E.C., mentre si trovava nella sua abitazione, ha avvertito puzza di bruciato. Verificato che in casa non stava andando a fuoco niente, si è quindi affacciato alla finestra e, volto lo sguardo verso il cortile, ha notato la sua Fiat Grande Punto avvolta dalla fiamme. L'uomo, resosi conto dell'imponenza dell'incendio, ha immediatamente chiamato il 115. In via Carmine sono arrivati anche i carabinieri.
I pompieri hanno impiegato circa due ore per domare l'incendio e bonificare l'area, evitando così che il fuoco potesse riprendere ad ardere nel corso della notte. Il fatto ha svegliato molti residenti di via Carmine, scesi in strada per capire cosa fosse successo. L'auto, come hanno spiegato i vigili del fuoco, è andata «completamente distrutta a seguito dell'incendio di cui non si esclude l'origine dolosa». Una pista seguita dagli investigatori perché, nel marzo 2013, era andata a fuoco la precedente auto del 58enne, una vecchia Fiat Panda. Evento per il quale non era stata comunque esclusa l'autocombustione per un corto-circuito visto che il mezzo era vecchio. Ora i sospetti per questo nuovo caso puntano verso il dolo: qualcuno ha forse voluto vendicarsi con il 58enne per un torto subito? Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino