Appiccò il fuoco alla casa, tra le fiamme morirono la moglie e un'amica: 70enne torna in carcere

La casa distrutta dal rogo doloso
PAESE - Il 70enne Sergio Miglioranza, secondo l'accusa degli inquirenti, nel marzo scorso a Paese, avrebbe appiccato il fuoco all’abitazione in cui dormivano due donne,...

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PAESE - Il 70enne Sergio Miglioranza, secondo l'accusa degli inquirenti, nel marzo scorso a Paese, avrebbe appiccato il fuoco all’abitazione in cui dormivano due donne, poi morte nell'incendio, la moglie e un'amica, aprendo una delle bombole del gas al suo interno e attivando plurimi focolai, due dei quali proprio nei pressi delle porte d’ingresso, uniche vie di fuga utilizzabili dalle donne presenti in casa. Ora l'uomo, che si trovava ai domiciliari, deve tornare in carcere in forza dell'ordinanza del Tribunale del Riesame di Venezia (divenuta irrevocabile a seguito della pronuncia di rigetto della Suprema Corte di Cassazione del maggio scorso) che ha accolto l’appello proposto dal Pm della Procura della Repubblica trevigiana e ha ripristinato la misura della custodia in carcere nei confronti appunto di Sergio Miglioranza.

I carabinieri della compagnia di Montebelluna hanno dato stamane esecuzione all'ordinanza. Il provvedimento del collegio lagunare ha confermato, anche in merito all’intensità delle esigenze cautelari, gli elementi raccolti nel corso delle complesse indagini dei carabinieri, in collaborazione con i vigili del fuoco. La condotta del Miglioranza non viene ritenuta spiegabile dagli inquirenti quindi con la mera volontà di danneggiare l’abitazione a fini assicurativi, ma la ritengono preordinata a non consentire la fuga delle donne intrappolate in casa e dunque a cagionarne la morte: cioè il 70 enne aveva agito non semplicemente con dolo, ma con dolo intenzionale, anche per quanto riguarda l’omicidio delle due vittime. Mentre era concreto il pericolo che potesse allontanarsi dal territorio nazionale per sottrarsi alla giustizia.

 

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Il Gazzettino