Incastrato grazie a whatsapp il maniaco esibizionista delle scuole

Incastrato grazie a whatsapp il maniaco esibizionista delle scuole
TREVISO - I genitori volevano darsi alla giustizia fai da te. Per troppe volte avevano sentito parlare di quell'uomo avvicinarsi alle ragazzine che uscivano dalle scuole di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - I genitori volevano darsi alla giustizia fai da te. Per troppe volte avevano sentito parlare di quell'uomo avvicinarsi alle ragazzine che uscivano dalle scuole di Sant'Angelo e Canizzano per poi abbassarsi i pantaloni e mostrare i genitali. E in un'occasione lo avevano pure filmato con il telefonino e avevano diffuso il video prima sui social network, poi in un gruppo WhatsApp. Nei giorni scorsi, poco prima delle fine delle lezioni scolastiche, il papà di una delle sue piccole vittime si era avvicinato con tutta l'intenzione di dare una bella lezione al molestatore. Lui era sceso dalla macchina, lo scontro era stato evitato ma il genitore era riuscito a fotografarlo in volto. In più, aveva preso nota del numero di targa della vettura.

È stato proprio grazie a quei filmati e a quelle foto che la polizia, già attivatasi dopo le prime segnalazioni, è risalita all'identità del molestatore. Si tratta di un 40enne trevigiano, S.F., che al termine degli accertamenti è stato denunciato dalla squadra mobile di Treviso per atti osceni in luogo pubblico con l'aggravante di averli commessi nei pressi di scuole e luoghi frequentati da minori.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino