Giro di vite sui furbetti delle case al mare che chiedono la residenza per eludere l'Imu

Jesolo, caccia ai furbetti delle prime case
JESOLO - Giro di vite contro i “furbetti” delle prime case. Residenti in aumento, ma a crescere sono anche i controlli della Polizia locale per smascherare chi...

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JESOLO - Giro di vite contro i “furbetti” delle prime case. Residenti in aumento, ma a crescere sono anche i controlli della Polizia locale per smascherare chi usufruisce indebitamente delle esenzioni per la prima casa e imporre il versamento del dovuto, arretrati compresi.

La questione è tornata prepotentemente alla ribalta dopo l’analisi dei dati dell’Ufficio anagrafe, dalla quale è emerso che Jesolo nel 2021 ha accolto 1.513 nuovi residenti, un dato che ha fatto salire la popolazione a 26.713, e ne ha visti partire 818. Un saldo positivo della popolazione che non si vedeva da tempo, ma che ha alimentato dalle opposizioni, consigliari ed extra-consigliari, il dubbio che molte seconde case sia in realtà intestate a moglie o figli nel tentativo di farle figurare come abitazione principale, e dunque poter usufruire dell’esenzione da ogni imposizione fiscale. Anche perché, a dirla a tutta, in città in continua a costruire senza sosta, soprattutto residence e appartamenti turistici.

Dura, però, la presa di posizione del sindaco Valerio Zoggia, che ha assicurato il compimento di ogni accertamento. «Superficialità, pressapochismo e faciloneria – dice il sindaco - hanno caratterizzato i commenti espressi nei giorni scorsi da rappresentanti dell’opposizione. Nel 2021 Jesolo ha accolto 1.513 nuovi residenti, un dato che ha fatto salire la popolazione a 26.713 persone, e ne ha visti partire 818. È chiaro ed evidente a tutti, come del resto avevo già sottolineato, che i numeri in sé non possono restituire la complessità di un fenomeno come quello dei cambi di residenza. Un aspetto colto solo superficialmente da qualcuno, che se da un lato ha insinuato come tra i nuovi jesolani vi siano quasi esclusivamente “furbetti” della prima casa, dall’altro ha concentrato l’attenzione su chi ha lasciato la città ipotizzando, senza dati alla mano, che si tratti per lo più di giovani che escono dalla famiglia, ma non trovando sistemazione a Jesolo devono optare per i comuni limitrofi. Non sono qui a negare che queste situazioni esistano, ma, contrariamente a chi si limita a muovere critiche aderendo a una tendenza diffusa oggigiorno, quella della semplificazione estrema, ribadisco che è la complessità a caratterizzare il fenomeno di cui parliamo».

Il sindaco sottolinea, dunque, che tra chi ha scelto Jesolo come sua nuova casa ci sono componenti di giovani coppie e storici frequentatori della città, che hanno deciso di viverla tutto l’anno. «Tra questi ci sono anche cittadini stranieri – prosegue il sindaco -, in alcuni casi famiglie che hanno potuto ricongiungersi qui dopo lungo tempo. C’è anche chi, tempo fa, è partito per costruirsi una vita e ora è tornato. Allora, a chi sospetta che tra loro vi siano soprattutto evasori, ricordo che tra le numerose attività svolte dagli agenti della Polizia locale di Jesolo vi sono anche le verifiche sulle residenze. Per la precisione, tre controlli, naturalmente senza preavviso né appuntamento».

Allo stesso modo, il sindaco ha voluto ribadire che tra mobilità e cambi di residenza, anche chi ha lasciato Jesolo lo ha fatto per ragioni diverse. E non solo per i costi delle abitazioni troppo alti. «Da ultimo mi preme evidenziare – conclude Zoggia - che una quota della cubatura vincolata è stata cancellata, come del resto consentito dalla legge, ma stiamo parlando di una frazione residuale rispetto al totale. Ragione per la quale decine di migliaia di metri cubi vincolati a edilizia residenziale convenzionata restano disponibili sul mercato».

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Il Gazzettino