MANIAGO - «Per la mia casa pago 824 euro di Imu all'anno e mi chiedo con che coraggio si possano chiedere certe cifre alla gente. D'accordo che questa politica tende a penalizzare la proprietà privata, tranne che nella sanità pubblica dove si taglia continuamente e si pagano cifre altissime quali rimborsi per prestazioni sanitarie a strutture private convenzionate. Quello che, oltretutto, mi stupisce maggiormente è che i nostri amministratori si chiedono come mai in Italia calino gli investimenti».

La denuncia è di Sergio Brandolisio, un cittadino di Maniago che porta il proprio esempio personale convinto che sia una condizione molto diffusa. «Sono un invalido e momentaneamente in sedia a rotelle, di conseguenza per certe esigenze mi devo rivolgere alle strutture pubbliche e il costo di queste prestazioni è calcolato in base al valore Isee e una delle voci principali per il calcolo di questo dato è il valore catastale degli immobili - prosegue la protesta del pensionato -. Non avrei mai pensato di essere così ricco. Penso che il valore di un immobile vada calcolato su fattori come l'isolamento termoacustico, la dispersioni delle condutture e altri termini tecnici e non solo in base al numero di vani e ai metri quadri della superficie. Certo, per chi non sa cosa sia il sudore della fronte per procurarsi il pane quotidiano è facile introdurre nuove tasse, speriamo non ne mettano una sulla salute, visto che è il bene più prezioso, inestimabile».

«Faccio inoltre presente che per raggiungere la mia casa, un prolungamento di via Colvera, l'illuminazione pubblica è praticamente inesistente - conclude Brandolisio -. Circa cinque anni fa, siamo riusciti a farci asfaltare la stradina, ma l'illuminazione quando? Se non sbaglio la Costituzione dice che ogni cittadino deve contribuire al fabbisogno dello Stato in base al proprio reddito e non in base ai propri beni. Basta col pensare solo a fare cassa: cominciamo col diminuire le uscite evitando gli sprechi».