Imprenditrice morta nello schianto in Suv, Federica tornava da una giornata di festa a Lignano

Federica Scottà
GAIARINE (TREVISO) - Federica Scottà, l'imprenditrice deceduta nel violento incidente di domenica sera a Francenigo, avrebbe compiuto 49 anni il prossimo 30...

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GAIARINE (TREVISO) - Federica Scottà, l'imprenditrice deceduta nel violento incidente di domenica sera a Francenigo, avrebbe compiuto 49 anni il prossimo 30 agosto. L'amaro destino ha voluto che Federica avesse appena accompagnato a casa, a Francenigo, la mamma Milena e la zia Gabriella. «Erano di ritorno da Lignano - racconta la sorella Giorgia- Avevamo trascorso una giornata meravigliosa insieme festeggiando il dodicesimo compleanno di mia figlia. Federica amava le sue due nipotine come fossero figlie sue. Lei non aveva figli ed era separata». Dopo aver accompagnato mamma e zia a casa, in Strada delle Paludi a Francenigo, Federica si è avviata verso Maron di Brugnera dove abitava, a pochi chilometri da Francenigo. Poi la tragedia. «Federica guidava con attenzione, era esperta - racconta Giorgia- faceva migliaia di chilometri all'anno per l'azienda e non aveva mai fatto nemmeno un graffio alla sua auto in trent'anni, da quando aveva conseguito la patente. L'incidente non sembra essere un frontale, sembra che la sua auto possa essere stata presa in pieno sul fianco sinistro. Le autorità stanno svolgendo tutte le indagini anche avvalendosi delle telecamere della stazione di servizio che speriamo fossero puntate verso l'area dove è avvenuto l'impatto. Per il momento, fino ad ulteriori accertamenti è tutto fermo e non sappiamo nemmeno quando saranno celebrate le esequie. Aspettiamo il nulla osta dalle autorità e vorremmo sapere la verità sulla come sia potuto accadere».


Imprenditrice morta, l'azienda di papà

Negli anni Settanta il papà Giampietro aveva avviato ben tre aziende: la Clever Due a Francenigo, la Epsilon a Cison e la Isel a Sacile. Le tre ditte davano assieme lavoro a più di cento tra operai e impiegati. Il papà era mancato nel 2002, a causa di una grave malattia, e le due figlie Federica e Giorgia, di undici mesi più giovane della sorella, si erano rimboccate le maniche prendendo il timone dell'unica azienda rimasta, la Clever Due, che oggi conta dieci tra operai e impiegati.


Federica Scottà, la ditta gestita da sola

Giorgia, avvocato, era rientrata da Londra dove lavorava per aiutare Federica. La loro collaborazione è andata avanti per otto anni fino alla nascita delle due figlie di Giorgia. Federica, con la grinta che la distingueva e con la capacità che le derivava dalla laurea in ingegneria, ha continuato la gestione dell'azienda da sola. Tutto fino al tragico evento di domenica sera, quando la sua vita si è spezzata nel terribile impatto con la Tiguan, all'altezza del distributore Energica, in via Per Brugnera.  L'incidente si è verificato poco dopo le 18.30 e non ha avuto testimoni oculari. Ora Giorgia, oltre che a gestire il dolore incolmabile per la perdita della sua amatissima sorella, e di doverlo eventualmente comunicare alle figlie, che ancora sono all'oscuro dell'accaduto, dovrà anche cercare di mantenere a galla la ditta che Federica ormai da anni gestiva da sola. «Non so come farò ma in qualche modo ci riuscirò anche per onorare la memoria di Federica e di papà. È successo tutto così rapidamente e inaspettatamente. Lei si occupava di tutto, e adesso prendere in mano le redini non sarà cosa semplice. Un conto è poter pianificare il cambio di una gestione, altra cosa è trovarsi improvvisamente senza la guida principale che lei rappresentava. Ci manca tanto. La mamma si da coraggio, è forte ma sono momenti veramente terribili per tutti. Prima la morte del papà e ora questa nuova impensabile tragedia e non è facile rendersi conto che Federica non è più con noi».

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Il Gazzettino