Morto imprenditore di Colfosco, addio ad Eliseo Zago titolare degli Inerti del Piave

Morto imprenditore di Colfosco, addio ad Eliseo Zago titolare degli Inerti del Piave
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COLFOSCO (TREVISO) - Cordoglio nella comunità e fra gli imprenditori per la morte di Eliseo Zago, 82 anni, residente a Colfosco. Era imprenditore nel settore degli inerti, portando avanti l’azienda di famiglia Inerti del Piave, che si trova a Santa Lucia di Piave. «Nella vita è stato solido come un sasso, nel privato e con gli amici un gioviale e leggero compagno di viaggio» dicono i familiari. Nato nel 1940, Eliseo Zago ha attraversato da protagonista gran parte del periodo d’oro dell’imprenditoria veneta del secolo scorso, continuando e consolidando l’eredità familiare nell’attività di estrazione di inerti con appunto la società Inerti del Piave, che oggi è condotta dai figli, rappresentando la quarta generazione impegnata nel settore.


LA PASSIONE
Dedizione assoluta al lavoro e alla famiglia, per “Iseo” Zago l’eccezione di svago era rappresentata della passione per il calcio, di rigorosa fede milanista. Portava avanti con legittimo orgoglio l’attività di estrazione degli inerti, perpetuando la tradizione intrapresa dai “carioti del Piave”. Figure che hanno dato un impulso fondamentale all’economia della Sinistra Piave. E’ una vicenda che affonda le sue radici al termine della Grande Guerra. Quando tutti i paesi della zona si ritrovarono in condizioni tragiche. Tutto era da ricostruire ma i mezzi a disposizione delle comunità erano pochissimi.


“ I CARIOTI”


Ancora una volta le popolazioni rivierasche guardarono al loro fiume. Cominciando a utilizzare i sassi del Piave quale materia prima con la quale alimentare le fornaci, trasformandoli in calce per l’edilizia. Utilizzando vecchi carri militari, i trasportatori, in dialetto chiamati “carioti”, caricavano i sassi e con questi mezzi trainati da muli o da cavalli, andavano alle fornaci. Solo dopo la Seconda Guerra mondiale, i «carioti» poterono avere a disposizione carri dotati di ruote in gomma. Un mestiere, quello del «cariota», che richiedeva un’ottima conoscenza dei sassi che dovevano essere raccolti. Era necessario saper distinguere quali sassi potevano essere adatti alla trasformazione in calce, nelle fornaci e quali invece potevano essere utilizzati nella costruzione delle abitazioni. Eliseo Zago portava avanti questa tradizione con la sua attività estrattiva. Certo i mezzi di lavoro erano diversi, la tecnologia fornisce grande aiuto, ma lo spirito, la dedizione e i sacrifici erano quelli dei padri che avevano cominciato per procurarsi il pane. Lascia la moglie Elda, i figli Mariassunta, Lorenza, Gianbattista, e i 4 nipoti. Il funerale venerdì alle 10.30 nella chiesa di San Daniele Profeta in Colfosco. Rosario domani alle 19.30. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino