Imprenditore morto in casa, guai per la fidanzata: sei ore di buco e una bugia

Cristiano D'Alessio, 56 anni, l'imprenditore trovato privo di vita nel suo signorile appartamento a Padova
PADOVA - È stata denunciata per omissione di soccorso la fidanzata 57enne di Cristiano D'Alessio, 56 anni, l'imprenditore trovato privo di vita nel suo signorile...

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PADOVA - È stata denunciata per omissione di soccorso la fidanzata 57enne di Cristiano D'Alessio, 56 anni, l'imprenditore trovato privo di vita nel suo signorile appartamento di via Palestro. La donna, lunedì mattina, ha aperto la porta dell'appartamento del compagno solo quando si sono presentati all'ingresso poliziotti e vigili del fuoco, allertati dai figli dell'imprenditore, preoccupati perchè il padre non rispondeva né al telefono, né al citofono. Quando si è trovata davanti agenti e pompieri, ha detto che D'Alessio aveva avuto un malore e che lei era un medico. La situazione, in realtà, era ben più grave: l'uomo era morto almeno da sei ore e lei non è un medico. Non si capisce perchè la donna non abbia chiamato i soccorsi quando il fidanzato si è sentito male e non è chiaro se il tempestivo intervento dei sanitari avrebbe potuto salvare la vita all'imprenditore che lascia tre figli, una delle quali stava per renderlo nonno. 

 
D'Alessio era una persona molto nota in città. Il 56enne lavorava per l'impresa di famiglia, la D'Alessio Food di Veggiano, un'azienda concessionaria dei prodotti alimentari confezionati e surgelati delle marche Tre Marie, Greci e Bindi. L'uomo abitava in via Palestro da un paio d'anni, dopo che il piccolo condominio dov'è stato trovato cadavere, era stato restaurato. 
D'Alessio aveva allacciato la storia d'amore con la 57enne dopo la fine del suo matrimonio. «La vedevo entrare e uscire qualche volta - ha raccontato un vicino di casa - ma non abitava stabilmente con lui. Tra di loro ci sono state sicuramente delle discussioni negli ultimi tempi, anche se nulla che poteva far presagire una fine così tragica».

Per il medico legale, che ha eseguito una prima ispezione sul cadavere dell'imprenditore, L'uomo è morto per arresto cardio-circolatorio, ma non è chiaro cosa l'abbia causato. Solo l'autopsia potrà stabilirlo. Al momento nessuna ipotesi viene scartata dagli investigatori, nemmeno quella dell'overdose visto che nell'abitazione sono state trovate siringhe e dello stupefacente, probabilmente cocaina. La figlia, in dolce attesa, ha avuto un malore quando ha scoperto cos'era successo al papà. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino