Presentato troppo tardi, il Tar respinge il ricorso contro l'impianto gpl

Uno dei bomboloni di gpl
CHIOGGIA - «Presentato troppo tardi», il Tar dichiara irricevibile il ricorso contro la realizzazione del deposito di gas liquido. Una doccia gelata per il Comitato...

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CHIOGGIA - «Presentato troppo tardi», il Tar dichiara irricevibile il ricorso contro la realizzazione del deposito di gas liquido. Una doccia gelata per il Comitato per il rilancio del porto che lo aveva depositato nel novembre scorso mentre, sull’altro fronte, Socogas parla di “un risultato atteso che arriva in un momento in cui si è voluto alzare ulteriormente il tono della polemica, continuando a divulgare informazioni false nel tentativo di screditare di fronte all’opinione pubblica l’azienda e la sua reputazione». 

Il Tar è giunto alla conclusione che “elementi gravi, precisi e concordanti inducono a ritenere il ricorso tardivo, poiché proposto quando era ormai spirati i termini di decadenza, decorrenti dalla pubblicazione oppure dalla piena conoscenza dei provvedimenti impugnati”. La tardività del ricorso sarebbe, desumibile dalle circostanze dalle date di una serie di documenti fondamentali: la determinazione dirigenziale di non assoggettamento alla valutazione d’impatto ambientale; una delibera della Giunta regionale del 28 aprile 2015; alcune citazioni rese dal presidente del Comitato, Alfredo Calascibetta nel giugno dello scorso anno, riguardo documenti del 2013 e del 2014. Il Tribunale parla esplicitamente del “lunghissimo lasso di tempo (circa un anno e mezzo) tra la piena conoscenza dei provvedimenti impugnati ed il ricorso proposto dal Comitato solo nel novembre 2016, dopo che il Consiglio di Stato aveva dichiarato inammissibile un’analoga impugnativa assunta dal Comune di Chioggia”. Il Tribunale amministrativo regionale ha inoltre condannato i ricorrenti a risarcire il Ministero dello Sviluppo economico, la Capitaneria di porto e la Costa Bioenergie, titolare dell’impianto in costruzione, con duemila euro a ciascuno. 

«Dalle motivazioni della sentenza emerge chiaramente come Costa Bionergie e Socogas abbiano sempre fatto tutto quello che era richiesto dalla legge dello Stato, fornendo agli enti coinvolti una documentazione completa in cui era evidente la volontà di realizzare l’impianto di stoccaggio di Gpl - commentano le aziende in una nota -. Ci auguriamo che questa sentenza riporti la discussione in merito al deposito su binari e toni più consoni e costruttivi, rifuggendo da una facile propaganda atta solo ad alimentare un clima di paura nella cittadinanza per motivi che, lo ribadiamo, ci sembrano essere siano estranei al merito della vicenda stessa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino