Venezia in A, la grana-Penzo incombe: in attesa dei lavori lo stadio sarebbe Ferrara

Il Mazza di Ferrara
VENEZIA La grana-Penzo incombe mettendo sotto pressione un Venezia che, entro il 28 giugno, dovrà completare tutte le procedure d'iscrizione alla Serie A....

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VENEZIA La grana-Penzo incombe mettendo sotto pressione un Venezia che, entro il 28 giugno, dovrà completare tutte le procedure d'iscrizione alla Serie A. L'apposito dossier di 18 pagine della Lega nazionale professionisti elenca tutti i requisiti per partecipare al massimo campionato 2021/22, scadenzando i passaggi burocratici finalizzati ad ottenere la licenza nazionale, effettuando tutti gli adempimenti legali ed economico-finanziari, sportivi-organizzativi ed infrastrutturali. Proprio questi ultimi criteri marcano stretto il club lagunare, poiché entro lunedì 21 giugno dovrà documentare la disponibilità di uno stadio a norma per tutta la stagione in A. Ovviamente il Venezia non potrà iscriversi scrivendo stadio Penzo in quanto oggi l'impianto è adeguato solo fino alla B. Di conseguenza è caccia aperta avviata sotto traccia da diverse settimane alla mano tesa da parte di una società disposta ad ospitare il team lagunare.



NELLE VICINANZE
I più vicini a norma per la A sono tutti fuori dal Veneto, dovendo escludere il Bentegodi di Verona (casa alternativamente di Hellas e Chievo), il Menti di Vicenza (non la ospita dal 2000/01) nonché l'Euganeo di Padova (manca dal 1995/96) che è al centro del cantiere per la costruzione della nuova curva. Uscendo dai confini regionali, il meno distante da Venezia è lo stadio Mazza di Ferrara (112 chilometri), seguito dalla Dacia Arena di Udine (131) e dal Rocco di Trieste (169). Negli ultimi giorni è rimbalzata la voce di una proposta di porte aperte della Triestina al Venezia, tuttavia i buoni uffici rimasti con l'ex dg Andrea Gazzoli sembrano poter favorire i rapporti con la Spal di Ferrara. Ancor più lontano, ma comunque in agenda, l'Orogel Stadium di Cesena (238 chilometri). Proprio il Cesena aveva soccorso nei mesi scorsi lo Spezia, neopromosso in B e al lavoro per il parziale adeguamento alle norme federali, in uno stadio Picco per il quale ora la deroga annuale è scaduta.

IL PROGETTO

Nulla di sconvolgente, non è la prima volta che il Venezia si iscrive indicando un altro impianto, come nel 2017/18 quando da matricola in B trovò una spalla a Udine in attesa di sistemare il Penzo. In vista della Serie A 2021/22 è necessario portare la capienza dagli attuali 7.389 posti agli almeno 10mila tollerati (come lo Spezia e la Spal nel 2017/18) per la prima stagione da neopromossi. A promozione conquistata non resta che attendere i chiarimenti dalla società lagunare, per capire soprattutto il piano di interventi per portare davvero Ronaldo e Lukaku a Sant'Elena. Il grande problema riguarda il rispetto di metrature e spazi richiesti dai criteri infrastrutturali sotto e sopra gli spalti. Inoltre una precisa norma stabilisce che a partire dall'ottenimento della licenza nazionale 2022/23 le tribune, realizzate in metallo con idonee strutture tubolari, non potranno essere di tipo temporaneo ma dovranno avere un uso duraturo nel tempo ed essere fissate ad idonee fondazioni.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino