In Polesine boom di impianti fotovoltaici: in 4 anni la potenza erogata è raddoppiata

In Polesine a fine 2023 erano stati installati oltre 8.000 pannelli
ROVIGO - Il Polesine si affida sempre più all’energia rinnovabile, segnando nuovi record di incremento del numero di impianti fotovoltaici e di conseguenza di aumento...

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ROVIGO - Il Polesine si affida sempre più all’energia rinnovabile, segnando nuovi record di incremento del numero di impianti fotovoltaici e di conseguenza di aumento della produzione. Nel terzo trimestre dello scorso anno, sottolinea l’Osservatorio statistico della la Cna Padova e Rovigo esaminando i dati del Gse erano più di ottomila sui 217mila del Veneto, vale a dire oltre 1.200 in più rispetto all’anno precedente. A breve si avranno anche i numeri finali del 2023 e sarà interessante vedere a che quota sarà arrivata la provincia, come ha anticipato lo stesso presidente del Gse, Paolo Arrigoni, in un convegno a Padova, visto che nella regione la crescita si è attestata mediamente intorno al 27% per numero di impianti e per potenza installata. Un dato che in provincia di Rovigo si declina in altro aumento dopo il più 16,5% della potenza installata in megawatt e più 15% nel numero degli impianti dei primi nove mesi del 2023.

È significativo rilevare che si tratta di un boom recente che sviluppa una tendenza che iniziava ad affermarsi nell’ultimo lustro. Il 2022 e 2023, infatti, hanno vissuto i maggiori incrementi, con un aumento del numero di impianti che ha superato il 21%, mentre in precedenza tale crescita si attestava al di sotto del 7%. Tale andamento ha fatto sì che dal 2019 a ieri, il numero di impianti presenti è quasi raddoppiato. Si è passati dai 4.663 impianti (con 323 megawatt totali) del 2019, ai 4.934 (326,4) l’anno dopo, quindi 5.329 (331,7) del 2021, 6.753 (348) del 2022 e appunto 8.029 (417) dei primi nove mesi del 2023.

I SOSTEGNI

È evidente che si sono combinati una serie di fattori che toccano sia la sensibilità ambientale che il risparmio, ma anche le opportunità create per la transizione energetica come il Superbonus e gli incentivi destinati alle aziende da parte della Regione. E come detto, pure la potenza installata aumenta, che è volata dalla crescita media poco sopra 1,5% a 16,5% dell’anno scorso.
«Dai dati sulla potenza installata, che ha visto una crescita esponenziale nell’ultimo periodo - spiega Catia Ventura, vice segretaria e responsabile dell’Ufficio Studi di Cna Padova e Rovigo - emerge chiaramente l’effetto degli incentivi. Non solo le grandi società, soprattutto nel 2023, hanno proseguito nelle loro politiche di realizzazione di grandi impianti sul territorio, ma anche le piccole e medie imprese, e le persone fisiche hanno colto tutte le potenzialità dello strumento che avevano a disposizione, installando non solo impianti potenti ma anche batterie di accumulo, colonnine di ricarica e così via. Un punto da tenere presente nell’interpretazione dei dati è che questi numeri sono in ritardo di alcuni mesi, nel senso che dall’installazione dell’impianto alla registrazione può passare diverso tempo, a maggior ragione in un periodo in cui la richiesta è molto alta. Coloro che hanno installato il fotovoltaico con Superbonus sono tenuti per legge a firmare il contratto di cessione dell’energia con il Gse. Di conseguenza una parte degli impianti installati nel 2023 potrebbero ragionevolmente essere stati installati nel 2022».

Ci sono una serie di effetti benefici indotti, come sottolinea il presidente della Cna, Luca Montagnin. «In un contesto di persistente instabilità internazionale, l’indipendenza energetica fornita dai sistemi fotovoltaici può contribuire a stabilizzare i costi operativi delle aziende, favorendo una loro maggiore sicurezza finanziaria nel medio periodo. Ma il vantaggio è per l’intera comunità: gli impianti fotovoltaici, infatti, contribuiscono a ridurre l’impronta ecologica, generando energia in modo sostenibile e diminuendo la dipendenza da fonti non rinnovabili. Questa transizione verso un approccio più verde è fondamentale per preservare l’ambiente e le generazioni future».
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Il Gazzettino