Richiedenti asilo spacciavano droga agli under 14. Il covo: una casa data gratis da una associazione

Immigrati richiedenti asilo spacciavano droga ai ragazzini sotto i 14 anni
CIVIDALE - Spacciavano marijuana a ragazzi giovani, minori e under 14, il covo era una casa a Cividale del Friuli (Udine): protagonisti dell'attività criminale quattro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CIVIDALE - Spacciavano marijuana a ragazzi giovani, minori e under 14, il covo era una casa a Cividale del Friuli (Udine): protagonisti dell'attività criminale quattro cittadini afghani richiedenti asilo politico.




L'indagine del Nucleo Investigativo della Compagnia provinciale dei Carabinieri di Trieste è partita dai controlli effettuati nel capoluogo giuliano, dove i militari hanno notato che molti minori erano in possesso di piccole dosi di droga. Da Trieste i carabinieri sono arrivati a Cividale, e in collaborazione con la locale compagnia hanno perquisito l'abitazione e fermato gli spacciatori.



La casa era molto frequentata dai giovanissimi, che per rifornirsi scambiavano messaggi anche attraverso i social media, spesso in inglese, con gli afghani. Nella mezz'ora della perquisizione - hanno raccontato i militari - ben sette ragazzi hanno suonato il campanello per acquistare la propria piccola dose, di solito tre grammi per trenta euro.



I carabinieri hanno sequestrato circa trenta grammi, nascosti nel frigo dell'abitazione in un barattolo di yogurt. La Procura di Udine ha chiesto per i quattro afghani la custodia cautelare in carcere. L'abitazione dove alloggiavano gli spacciatori era data in locazione gratuita, grazie alla collaborazione di un'associazione attenta ai problemi dell'immigrazione.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino