Escono in mare in 7 con la burrasca e bimbo a bordo: colpiti da fulmine, miracolati

Escono in mare in 7 con la burrasca e bimbo a bordo: colpiti da fulmine, miracolati
GRADO (Gorizia) - Disavventura a lieto fine per un gruppo di incauti "marinai" che ha coinvolto soccorritori di ben 4 Regioni. Un'imbarcazione a vela con 7 persone a...

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GRADO (Gorizia) - Disavventura a lieto fine per un gruppo di incauti "marinai" che ha coinvolto soccorritori di ben 4 Regioni. Un'imbarcazione a vela con 7 persone a bordo (tutti italiani)  tra cui un bambino è stata colpita da un fulmine in acque croate e ha avuto un’avaria ai sistemi di bordo. Le operazioni di soccorso sono partite domenica 6 agosto, poco dopo le 22, da Grado, e hanno richiesto 21 ore di navigazione e quasi 200 miglia percorse la motovedetta Cp846 di Grado. 


Nonostante gli avvisi di burrasca l'equipaggio è uscito in mare lo stesso: l'imbarcazione si è trovata in balia della tempesta e non è riuscita più a raggiungere l’originale meta di Lignano Sabbiadoro, derivando sempre più verso sud. La motovedetta Cp846 di Grado è stata impiegata in un più ampio dispositivo di risorse aeronavali che comprende tre motovedette adibite all’attività Sar/Search and Rescue, dislocate rispettivamente nei porti di Grado, Chioggia e Ravenna, e un elicottero del Nucleo aereo di Pescara.

Lunga la fase di ricerca
Dopo una lunga fase di ricerca, durata quasi quattro ore, i mezzi coinvolti nell’operazione sono riusciti a individuare l’unità a largo di Punta della Maestra, tra il Veneto e l’Emilia Romagna, provvedendo al recupero di cinque delle sette persone a bordo, condotte dalla motovedetta Cp328 al porto di Ravenna, mentre la motovedetta Cp846 dell'Ufficio circondariale marittimo di Grado ha continuato ad assistere l'unità con le altre due persone a bordo fino al porto di Goro (Ferrara), dove è stata assicurata agli ormeggi.

Dopo breve sosta per il rifornimento di carburante della motovedetta Cp846 ha ripreso la navigazione per rientrare in sede, affrontando una nuova sfida col mare particolarmente agitato che ha costretto l’arrivo in porto a Grado alle ore 19.30 di lunedì. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino