Partorisce in coma e muore: il papà carabiniere in missione all'estero crescerà da solo la bimba

Illaria Callegari colta da malore partorisce in coma e muore
PADOVA - La fiammella della speranza è rimasta accesa poco più di due giorni, prima che dall'ospedale di Padova arrivasse la notizia che tutti temevano: Ilaria...

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PADOVA - La fiammella della speranza è rimasta accesa poco più di due giorni, prima che dall'ospedale di Padova arrivasse la notizia che tutti temevano: Ilaria Callegari non ce l'ha fatta. La barista di San Pietro Viminario è morta a 33 anni dopo aver partorito in coma una bimba prematura di otto mesi. I medici dell'Azienda ospedaliera erano riusciti a salvare la piccola ma non hanno potuto fare niente per risvegliare la giovane donna svenuta all'improvviso domenica mattina in un bar del suo paese.


Ora a far crescere questa bimba che non conoscerà mai la mamma dovrà pensarci il compagno Nicola Sadocco, padovano, carabiniere in servizio al Quarto Battaglione di Mestre. Era in missione all'estero, ha passato una drammatica domenica incollato al telefono ed è rientrato subito in Italia. Ha aspettato fino all'ultimo buone notizie dal reparto di Terapia intensiva cardiochirurgica dove Ilaria ha lottato fino a lunedì notte. L'Arma ieri si è stretta al suo carabiniere per un lutto enorme a cui nessuno riesce a dare ancora una spiegazione. L'unica certezza è che Ilaria ha perso i sensi accasciandosi a terra e non si è più ripresa. Alla fine i danni cerebrali si sono rivelati troppo gravi, fino a costringere l'equipe dell'Azienda ospedaliera di Padova a decretarne la morte. In paese si è diffusa l'ipotesi che si sia trattato di un aneurisma cerebrale ma serviranno esami approfonditi per capire quale sia stata l'effettiva causa del malore. Potrebbe trattarsi di una patologia congenita.

IL DOLORE
Nella Bassa Padovana ieri la notizia si è diffusa in un baleno. Nata a Monselice, Ilaria viveva a San Pietro Viminario e aveva già un'altra figlia piccola. Era conosciuta anche nella città della Rocca dove aveva tante amicizie e dove lavorava al locale Kairos. Sulla sua pagina Facebook lo scorso 7 febbraio postava una fotografia davanti allo specchio con il pancione accompagnata da un messaggio pieno di gioia: «Benvenuto sesto mese».
Il malore era stato accusato domenica mattina alle 10.25 al Bar Pesa di San Pietro Viminario. Ilaria all'improvviso aveva iniziato a sentirsi male e si era accasciata a terra perdendo i sensi. Immediatamente dal bar era partita la telefonata al 118. «Una donna sta male ed è incinta di 32 settimane».


Sul posto erano arrivate un'ambulanza e un'auto medica partite dal pronto soccorso di Schiavonia e intanto si era alzato in cielo l'elicottero da Padova. Erano bastati pochi minuti per iniziare le manovre di rianimazione. Il cuore aveva ripreso a battere ma poi si era fermato di nuovo e ci era voluto un altro disperato massaggio cardiaco per farlo ripartire. Anestesisti, cardiochirurghi, neonatologi: tutti erano stati allertati in attesa che l'elisoccorso atterrasse sulla piattaforma di via Giustiniani. La paziente, sempre incosciente, era stata trasferita dall'elicottero alla sala operatoria. Qui era stata sottoposta ad un intervento d'urgenza che aveva consentito di far nascere la bimba prematura. Una bimba ora tenuta sotto osservazione al reparto di Neonatologia dell'ospedale di Padova. Il papà dovrà farsi forza e crescerla nel ricordo di Ilaria.

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Il Gazzettino