Matteo, il bimbo-piuma, diventa simbolo dei prematuri: 480 gr alla nascita

Matteo, il bimbo-piuma, diventa simbolo dei prematuri: 480 gr alla nascita
PADOVA - Quattro mesi in bilico sul crinale della vita, e una scelta: appendere il fiocco azzurro sulla porta di casa quando lui ne avesse fisicamente varcato l'uscio, non...

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PADOVA - Quattro mesi in bilico sul crinale della vita, e una scelta: appendere il fiocco azzurro sulla porta di casa quando lui ne avesse fisicamente varcato l'uscio, non prima. Uno scricciolo, talmente minuscolo da stare quasi sul palmo di una mano. Questa è la storia di Matteo, venuto al mondo dopo sole 24 settimane di gestazione nella sala parto dell'Azienda ospedaliera universitaria a Padova, peso-piuma di appena 480 grammi, lunghezza 30 centimetri. Matteo è stato ricoverato 117 giorni in terapia intensiva neonatale.

«Ansia, angoscia, rabbia, paura, speranza: queste le emozioni che si sono susseguite in occasione della nascita di mio figlio». A parlare è mamma Francesca. Una sfida continua, giorno e notte, senza sosta, senza tregua. «Ma la forza che ti nasce dentro è linfa per tuo figlio. Sono stata ricoverata a 21 settimane per infezione e rottura del sacco, 20 giorni immobile a letto,  la stanchezza e soprattutto non sapere cosa sarebbe successo mi portavano a momenti di sconforto come macigni. Mi sentivo incapace di proteggere la mia creatura».

Un giorno, improvvisamente, la svolta: «È nato: sentii solo queste parole, non lo vidi, non lo sentii, mi misero in una stanza anziché con il mio bambino, con un pesante fagotto di ghiaccio sulla pancia, sola, non sapevo, non potevo alzarmi, non potevo piangere perché mi faceva male, poi arrivò mio marito, con gli occhi gonfi, gli chiesi solo se era vivo, sì lo era, mi sentii sollevata, c'erano speranze ed ero felice. Al rientro in reparto fui trasferita nelle stanze delle partorienti, ma io aspettavo con ansia le 15.30 perché a quell'ora apriva il reparto di terapia intensiva neonatale. Si poteva entrare e io volevo vedere il mio bambino». I sanitari la accompagnarono: sul vetro della terapia intensiva c'era attaccato un manifesto: 17 novembre, Giornata mondiale della Prematurità. 

(...) Oggi Matteo ha dodici anni, e sorride paffuto per la campagna di sensibilzzazione #iostoconiprematuri, lanciata dall'associazione di volontariato Il Pulcino, che sostiene le famiglie e i bambini nati pretermine.


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Il Gazzettino