Il ristoratore: «Sì, era lui: ha bevuto solo una birra durante la cena Sembrava un tipo normale»

Il ristoratore: «Sì, era lui: ha bevuto solo una birra durante la cena Sembrava un tipo normale»
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TORRE DI MOSTO - «Aspetti che guardo la foto pubblicata dal Gazzettino». Daniel è il titolare del ristorante Antica Caneva a Torre di Mosto, il locale che ha ospitato Marius Alin Marinica e gli amici prima della tragedia di sabato notte nella frazione jesolana di Ca' Nani. Fino a ieri pomeriggio non aveva fatto caso a quel gruppetto di giovani clienti, clienti come tanti, incrociati il 13 luglio.

«Lui è stato qui? Ah, ecco sì, sì, è lui - conferma il titolare del ristorante - Dalla foto lo riconosco. E' venuto in compagnia di altri. Era comunque la prima volta che veniva da noi, non è un cliente abituale».
Marinica e i suoi amici hanno ordinato un piatto standard del locale, grigliata e birra, che fa parte del menu a prezzo fisso del locale. Una birra media, da poco meno di mezzo litro, e nessun'altra bevanda alcolica. «Nei weekend - spiega ancora il titolare  - noi proponiamo grigliata mista di carne con verdure e una birra media, tutto compreso nel prezzo: lui e anche i suoi amici hanno preso quello». Il gruppetto di Marinica è arrivato tardi nel locale di via Rotta, che è molto conosciuto e frequentato a Torre di Mosto (utilizzato anche per festeggiare cerimonie come matrimoni e battesimi grazie ai suoi spazi): «Erano più o meno le 22.30: eravamo ancora aperti, per cui li abbiamo fatti accomodare. Sono rimasti fino alle 23.30 circa e poi se ne sono andati. Hanno preso la grigliata e bevuto solo la birra, null'altro. Subito dopo anche noi abbiamo chiuso».
«RAGAZZO NORMALE»
Il ristoratore dunque ha avuto l'impressione di una situazione assolutamente normale, nulla che lasciasse presagire il disastro che sarebbe avvenuto qualche ora più tardi. «Sembrava un ragazzo normale - conferma il titolare del ristorante - Però, come ho detto, era la prima volta che veniva da noi. Con che auto sono arrivati? Non lo so se fosse la Golf, non ho visto fuori l'auto, ma di sicuro era lui».
Il gruppo poi si è diviso e il 27enne idraulico è andato verso Jesolo.

Alin al giudice che lo ha interrogato per l'udienza di convalida, Massimo Vicinanza, ha detto che era stata una giornata «in cui non avevo bevuto» e che gli 0,5 grammi di alcol nel sangue fatti segnare domenica mattina alle 7 poco dopo il fermo ma cinque ore dopo l'impatto erano il frutto di qualche cocktail bevuto a casa sua, con la propria donna, dalle 2 di domenica mattina in poi. Resta comunque la pesantissima accusa è di avere speronato lui, con la sua Golf, la Ford Fiesta con la quale viaggiavano i cinque amici di Musile.
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Il Gazzettino