Mostra-museo nel palazzo di Casanova, esposto il suo cadavere plastinato

Mostra-museo nel palazzo di Casanova, esposto il suo cadavere plastinato
VENEZIA - Una mostra sulla Venezia gotica, con tanto di vero cadavere plastinato al centro della ricostruzione di un teatro anatomico. E accanto alle lettere autografe di...

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VENEZIA - Una mostra sulla Venezia gotica, con tanto di vero cadavere plastinato al centro della ricostruzione di un teatro anatomico. E accanto alle lettere autografe di Casanova, nella veste di delatore, anche strumenti di tortura tra cui una cheba, gabbia dove venivano rinchiusi pure uomini di chiesa che si macchiavano dei peccati di sodomia e bestemmia. Il tutto ambientato nell'epoca della Serenissima, con reperti provenienti dall'Archivio di Stato, musei e collezioni private.


Venice Secrets: Crime & Justice è il titolo della mostra concepita dai curatori come omaggio alla città lagunare che inaugurerà il prossimo 31 marzo la corposa serie di esposizioni previste nel gotico Palazzo Zaguri in campo San Maurizio. Nuova sede museale cittadina, sorta in uno storico palazzo che si sviluppa in ben cinque piani e trentasei sale, affidato dalla proprietà veronese ad una realtà con sede a Jesolo, Venice Exhibition srl, assai famosa a livello europeo nel campo dell'organizzazione di esposizioni popolari e scientifiche di grande richiamo. Esempi su tutti la controversa Real bodies, che proprio a Jesolo esponeva ben trecentocinquanta cadaveri plastinati, e l'attuale visitatissima Egitto: dei, faraoni e uomini.


L'immobile è distribuito su 2500 metri quadrati d'utilizzo a fini espositivi e, si potrebbe aggiungere, sottratti per una volta ad una destinazione ricettiva o alberghiera. Impegnativo anche economicamente (necessari ben cinque milioni di euro) si è dimostrato il restauro durato due anni, dopo tre di necessari studi e rilievi, viste le condizioni precarie in cui l'immobile versava. Da segnalare l'assegnazione degli spazi al pianterreno, circa cento metri quadrati, ad una nuova libreria cittadina, affidata al gruppo Ubik, e l'assunzione garantita di una ventina di giovani veneziani nello staff di lavoro. Stando alle cronache, di Palazzo Zaguri si hanno notizie sin dal 1353, ma prese l'attuale nome nella prima metà del Settecento da Pietro I Antonio Zaguri, legato da relazioni di amicizia e mecenatismo a Giacomo Casanova, che fu certificato ospite. Negli anni Sessanta ci fu il trasferimento di una scuola media. Fu poi sede di uffici comunali e infine messo all'asta nel 2006, venduto per oltre dieci milioni di euro ad una società milanese, poi da questa ceduto per una cifra superiore di un terzo ad un fondo fiduciario veronese, l'attuale proprietario. La volontà di integrarsi alla città è confermata da Mauro Rigoni, amministratore unico di Venice Exhibition srl: «Sin dalla prima mostra - spiega - ci proponiamo con Palazzo Zaguri un'esperienza che si traduca in una riqualificazione del tessuto urbano di tutta la zona, grazie al tipo di indotto generato che si integra perfettamente con la volontà di valorizzare la città di Venezia ed i veneziani».
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Il Gazzettino