Il piccolo Lorenzo non ce l'ha fatta: stroncato da un tumore a sette mesi

Il piccolo Lorenzo Lacchin
VENEZIA - Il piccolo Lorenzo non ce l'ha fatta: ha combattuto per tre mesi ma poi ha dovuto arrendersi ad un male incurabile che l'ha stroncato a soli sette mesi di vita. Una...

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VENEZIA - Il piccolo Lorenzo non ce l'ha fatta: ha combattuto per tre mesi ma poi ha dovuto arrendersi ad un male incurabile che l'ha stroncato a soli sette mesi di vita. Una tragedia vissuta giorno dopo giorno da una famiglia di Mirano che da poco aveva assaporato la gioia di avere il primo figlio.




Lorenzo Lacchin se n'è andato in una stanza del reparto di oncoematologia pediatrica dell'ospedale di Padova, suscitando tristezza e commozione non solo nei famigliari ma anche negli infermieri che ormai si erano affezionati al suo dolce ed innocente sorriso. Questo è il triste epilogo, ma ad essere sconvolgente è anche il modo in cui è stata scoperta la malattia: praticamente per caso.



Lorenzo, infatti, aveva presentato delle semplici coliche, come spesso capita ai bimbi della sua età. L'esame ecografico, però, ha riservato la tragica scoperta dando inizio al calvario. Il papà Sandro e la mamma Romina, entrambi di 38 anni, abitano in via Perosi, nel quartiere Aldo Moro. In questi giorni sono stati circondati dall'affetto di amici e parenti e sono stati moltissimi i messaggi di solidarietà ricevuti dalla coppia.



«Ringraziamo tutta la gente che amava Lorenzo e che negli ultimi mesi ha sofferto con lui e con noi, ma anche i nostri ambienti lavorativi che ci hanno compreso e appoggiato» spiega il papà con un filo di voce. Lorenzo se n'è andato in un reparto che ha visto morire altri otto bambini, da gennaio ad oggi, dai neonati al più grande che aveva dieci anni. «È un ambiente che pochi conoscono, ma andrebbe molto considerato soprattutto nell'ambito della solidarietà Noi abbiamo trovato moltissima umanità» spiega ancora il padre.



C'è spazio anche per un ricordo del piccolo Lorenzo era un bambino vivace, con molta energia. Ha avuto la forza di sorridere e di far sorridere noi e gli altri bambini fino a due giorni prima, e questo non lo dimenticheremo mai». Il funerale si è svolto questa mattina in duomo a Mirano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino