VENEZIA Un appello alla Soprintendenza che ha dato il suo via libera alle nuove rampe, ma solo a patto che restino a tempo. Un appello perché «riveda questa decisione...
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Ma proprio con l'ultimo via libera a questo progetto, dalla Soprintendenza è arrivata la recente prescrizione sulla provvisorietà di queste strutture, con le sole eccezioni dei ponti della Tana, a Castello, e dei Catecumeni, alla Salute, gli unici a poter avere rampe permanenti. Per tutti gli altri la Soprintendenza ha pure fissato i tempi di permanenza: da settembre a giugno, per i ponti delle Zattere, in considerazione della presenza delle scuole; da ottobre ad aprile, per quelli delle Rive, con le eccezioni dei ponti del Vin e della Pietà (da febbraio a novembre, in mancanza di collegamenti Actv) e dell'Arsenale e di Veneta Marina (da maggio a novembre, per la presenza della Biennale).
Una doccia fredda per il Comitato, ma anche per tanti disabili che avevano sperato di potersi muovere con più libertà. Ed ecco l'appello che prende atto dei passi avanti compiuti. Il fatto che il progetto per le nuove rampe delle Zattere sia entrato nella sua fase esecutiva è un'«importante conquista non solo per le persone con disabilità ma per tutta la cittadinanza - annotano -. Per questo ringraziamo il Comune e le numerose persone che in questi anni si sono impegnate per raggiungere questo risultato». C'è però il «rammarico per la decisione della Soprintendenza di limitare le rampe solo per alcuni mesi all'anno». Una «scelta irragionevole», per il Comitato, anche per «motivi di costi, visto che il Comune dovrà farsi carico di continue spese di montaggio e rimontaggio».
Ma soprattutto una scelta «anacronistica» sul fronte dei diritti dei disabili che così sarebbero autorizzati a muoversi solo se strettamente necessario. «L'accessibilità ancora una volta viene considerata come una concessione da dare a tempo determinato e non come dovrebbe essere, una risorsa fondamentale per tutti. Stupisce che non si colga che il diritto alla mobilità è di tutti i cittadini e vale tutto l'anno».
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Il Gazzettino