Il Comitato accessibilità insiste: «Rampe permanenti a Venezia»

Il Comitato accessibilità insiste: «Rampe permanenti a Venezia»
VENEZIA Un appello alla Soprintendenza che ha dato il suo via libera alle nuove rampe, ma solo a patto che restino a tempo. Un appello perché «riveda questa decisione...

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VENEZIA Un appello alla Soprintendenza che ha dato il suo via libera alle nuove rampe, ma solo a patto che restino a tempo. Un appello perché «riveda questa decisione e cominci a considerare le rampe quello che sono: un normale strumento di arredo urbano utile ed essenziale per la vita cittadina come lo sono lampioni, cestini, panchine e pontili dell'Actv». A farsi sentire è il Comitato per l'accessibilità che due anni fa, in piena campagna elettorale per il sindaco, aveva raccolto ben seimila firme in pochi mesi per ottenere che le vecchie rampe della Venice Marathon fossero sostituite da strutture esteticamente più gradevoli, ma soprattutto definitive. Una battaglia che ha portato i suoi frutti. L'amministrazione comunale si è impegnata in un lungo braccio di ferro con la Soprintendenza, che chiedeva la rimozione delle vecchie rampe, per la loro trasformazione. Così, dall'inizio dell'anno, la gestione delle passerelle è passata dalla Venice Marathon al Comune che, in un continuo confronto con la Soprintendenza, sta predisponendo un progetto di nuova rampa da collocare, inizialmente, nei quattro ponti della passeggiata delle Zattere.

Ma proprio con l'ultimo via libera a questo progetto, dalla Soprintendenza è arrivata la recente prescrizione sulla provvisorietà di queste strutture, con le sole eccezioni dei ponti della Tana, a Castello, e dei Catecumeni, alla Salute, gli unici a poter avere rampe permanenti. Per tutti gli altri la Soprintendenza ha pure fissato i tempi di permanenza: da settembre a giugno, per i ponti delle Zattere, in considerazione della presenza delle scuole; da ottobre ad aprile, per quelli delle Rive, con le eccezioni dei ponti del Vin e della Pietà (da febbraio a novembre, in mancanza di collegamenti Actv) e dell'Arsenale e di Veneta Marina (da maggio a novembre, per la presenza della Biennale).
Una doccia fredda per il Comitato, ma anche per tanti disabili che avevano sperato di potersi muovere con più libertà. Ed ecco l'appello che prende atto dei passi avanti compiuti. Il fatto che il progetto per le nuove rampe delle Zattere sia entrato nella sua fase esecutiva è un'«importante conquista non solo per le persone con disabilità ma per tutta la cittadinanza - annotano -. Per questo ringraziamo il Comune e le numerose persone che in questi anni si sono impegnate per raggiungere questo risultato». C'è però il «rammarico per la decisione della Soprintendenza di limitare le rampe solo per alcuni mesi all'anno». Una «scelta irragionevole», per il Comitato, anche per «motivi di costi, visto che il Comune dovrà farsi carico di continue spese di montaggio e rimontaggio».

Ma soprattutto una scelta «anacronistica» sul fronte dei diritti dei disabili che così sarebbero autorizzati a muoversi solo se strettamente necessario. «L'accessibilità ancora una volta viene considerata come una concessione da dare a tempo determinato e non come dovrebbe essere, una risorsa fondamentale per tutti. Stupisce che non si colga che il diritto alla mobilità è di tutti i cittadini e vale tutto l'anno».
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Il Gazzettino