Morte nel rogo: le fiamme partite dallo scalda cibo per i cani. Indagato il marito della vittima

La casa distrutta
PAESE - È stata formalizzata un'ipotesi di reato per la tragedia che la notte tra martedì e mercoledì a Castagnole di Paese è costata la vita a due...

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PAESE - È stata formalizzata un'ipotesi di reato per la tragedia che la notte tra martedì e mercoledì a Castagnole di Paese è costata la vita a due anziane donne. La procura trevigiana procede per incendio colposo nei confronti di Sergio Miglioranza, l'unico sopravvissuto a quella notte d'inferno nonché ad oggi anche unico indagato. Mentre in quel che resta della villetta al civico 37 del vecchio tronco di via Feltrina procedono gli accertamenti tecnici, il 68enne originario del posto è stato dimesso dall'ospedale.


IL PROPRIETARIO «Pensavo di aver spento tutto, erano le 23.30

L'INDAGINE
In merito all'incendio che ha provocato il decesso della 67enne Franca Fava, moglie di Miglioranza, e della 74enne amica e convivente Fiorella Sandre, è stato aperto un fascicolo in procura. Un atto atteso fin dalle prime ore delle operazioni di soccorso, quando era stato chiaro che le esplosioni e l'abitazione sventrata erano diventate la tomba di due persone. Ai carabinieri spetterà ora il compito di procedere con le indagini per fare completa chiarezza sulle molte zone d'ombra di quella tragica notte. Primo elemento che sarà essenziale chiarire è l'origine del rogo, ossia che cosa possa aver fatto scaturire le fiamme che hanno poi causato l'esplosione di una prima bombola di gpl e, a catena, di tutte le altre. In questo senso una prima possibilità è stata individuata grazie al colloquio che gli inquirenti hanno avuto con il superstite Sergio Miglioranza. Trasportato in ospedale alle prime di mercoledì per una lieve intossicazione, aveva dapprima confidato una ricostruzione confusa alla figlia di Fiorella Sandre, accorsa sul posto. Il pomeriggio stesso ai carabinieri aveva parzialmente confermato quella versione, secondo cui dopo aver sfamato i suoi cani ed essere andato a letto sarebbe stato svegliato in piena notte dalla stessa Fiorella e sarebbe corso in lavanderia a recuperare una bombola per gettarla fuori ed evitare una deflagrazione tra le mura domestiche. Sarebbe poi uscito di corsa, ma aveva riferito di ricordare poco o niente di quei concitati momenti. Dalle sue parole, nonostante lo stato confusionale, sarebbe però emersa una possibile ricostruzione dei fatti. Miglioranza la sera potrebbe essere uscito in giardino dirigendosi verso un fornello a gas che usava per riscaldare il cibo da dare agli animali. Poi però lo avrebbe lasciato acceso e qualche ora dopo dall'apparecchio, immerso nelle montagne di oggetti e rifiuti ammassati nel cortile, sarebbe partito il fuoco.

GLI ACCERTAMENTI

Una versione tutta da dimostrare, mentre parimenti si continua a indagare a tutto tondo dal momento che sono diverse le piste al vaglio. Nella villetta hanno lavorato per l'intera giornata di ieri i tecnici dei vigili del fuoco e la polizia giudiziaria. Grande preoccupazione ha destato la possibilità che vi fossero tra le macerie focolai ancora attivi poiché il giardino di casa Miglioranza era di fatto un deposito saturo di materiali di ogni sorta e con numerosi animali presenti. Si cerca in particolare il punto d'innesco dell'incendio, come pure l'eventuale presenza di acceleranti o segni di dolo che potrebbero notevolmente aggravare la posizione del 68enne, attualmente indagato per il solo incendio doloso. L'uomo superato lo choc iniziale e dopo due giorni di ricovero nel reparto di Medicina d'urgenza, è parso in buona salute tanto venire dimesso ieri sera. Per il momento riceverà ospitalità da un conoscente poiché gli unici parenti prossimi rimasti all'anziano sono la sorella Maria Teresa, che gestisce un locale nel centro di Paese, e un fratello. Sergio e la moglie Franca nel 1999 avevano infatti perso il loro unico figlio, morto fulminato da una scarica elettrica in un drammatico infortunio sul lavoro a Jesolo. Importante sarà nei prossimi giorni anche il responso reso anche dalle autopsie sui corpi carbonizzati delle due donne, che determinerà con certezza la causa del decesso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino