ARZIGNANO - Si chiama “Rapid”. E' un software che effettivamente fa della velocità il suo punto di forza. Sì, perché consente una diagnosi...
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All'ospedale di Arzignano, nel Vicentino, arriva una tecnologia salvavita sviluppata negli Usa e già in uso da un anno al San Bortolo di Vicenza. Una tecnologia frutto di una donazione del gruppo Mastrotto che abbatte i tempi di refertazione - da 20 minuti a 30 secondi - con un collegamento telematico in tempo reale con la Neuroradiologia di Vicenza, per la gestione dei pazienti trasferiti nel capoluogo per il trattamento di trombectomia endovascolare.
Una rivoluzione nel campo dell'ictus ischemico acuto destinata ad aumentare in modo significativo la possibilità di sopravvivenza dei pazienti. Patologia, questa, che colpisce ogni anno 100 mila persone. «Potremo decidere molto più rapidamente il tipo di trattamento a cui sottoporre i pazienti - conferma Giuseppe Iannucci, direttore della Neuroradiologia del San Bortolo - Prima si interverrà per liberare le arterie del cervello, maggiori saranno le possibilità di sopravvivenza del paziente e minori gli eventuali danni a lungo termine». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino