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PORTOGRUARO - Gli angeli della Stroke Unit tra i migliori d'Europa. L'Unità di terapia semintensiva per la cura dell'ictus, collocata all'interno del reparto di Neurologia dell'ospedale di Portogruaro, ha ottenuto, unica in Veneto e tra le pochissime in Italia, l'Angels Diamond, il massimo riconoscimento europeo dalla European Stroke Organization. Tempestività della presa in carico dei pazienti (meno di 30 minuti dall'accesso al Pronto soccorso) e correttezza delle terapie sono alla base di questo attestato, che guarda ai dati dell'ultimo semestre 2021.
Il team
Ad illustrare l'attività, il responsabile della Stroke Unit, Antonio Baldi, presente all'incontro di ieri nella sede del Distretto, e a cui hanno preso parte anche l'assessora regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, il direttore generale dell'Ulss 4 Mauro Filippi e il direttore della Neurologia Luca Valentinis. «L'ictus - spiega il dottor Baldi costituisce una delle maggiori problematiche socio-sanitarie. Oltre infatti ad avere un'elevata letalità, è la prima causa di invalidità e la seconda causa di demenza.
Il premio
L'unità è stata premiata in particolare per il numero di pazienti trattati in fase acuta, la rapidità della somministrazione delle terapie, la prevenzione delle complicanze, la correttezza delle terapie di profilassi secondaria ed infine per il tasso di mortalità a 30 giorni, che si attesta a circa il 5 per cento contro una media nazionale del 10.
Come ha spiegato il direttore Valentinis, nel reparto di Neurologia vengono ricoverati circa 600 pazienti l'anno, di cui circa 300 alla Stroke. Di questi il 70 per cento entra per ictus ischemici, il 15 per cento per ictus emorragici e altrettanti per attacchi ischemici transitori. L'unità è dotata di otto posti letto monitorizzati (sono 18 in tutto il reparto), a cui sono stati aggiunti altri due posti di isolamento, con videosorveglianza, per pazienti Covid positivi. «Siamo orgogliosi commenta il dg Filippi di aver in casa dei professionisti di questo livello. Non era per nulla scontato portare a casa questo premio per l'attività del 2021, ancora segnata dalla situazione pandemica».
«Abbiamo davanti un altro esempio di eccellenza di cui andare fieri. Posizionarsi ai vertici di queste classifiche sottolina l'assessora regionale Lanzarin - significa non solo che si salvano vite, ma che si preserva la qualità di vita familiare e si riduce anche l'impegno sanitario necessario a questi pazienti. La sanità sta vivendo un periodo difficile: stiamo cercando di uscire dal Covid, ma stiamo anche pagando lo scotto di una programmazione non sempre illuminata, che ha come conseguenza il tema della carenza di personale. Sappiamo che chi è in servizio ha un carico di lavoro molto intenso e in questa Ulss ancor di più, vista la forte attrazione turistica. Noi continueremo ad investire in macchine e strutture, ma senza il capitale umano non faremo molta strada».
Il Gazzettino