L'arrivo degli Ibis eremita in volo dall'Austria, guidati dalle loro "mamme" umane su due ultraleggeri

Un Ibis eremita fotografato da Dino Pianezzola
VERONA/VICENZA  - Un ingresso in Italia movimentato quello che ha portato a Collepietra, in Val d'Ega, Alto Adige, la 15a migrazione guidata dall'uomo degli...

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VERONA/VICENZA  - Un ingresso in Italia movimentato quello che ha portato a Collepietra, in Val d'Ega, Alto Adige, la 15a migrazione guidata dall'uomo degli Ibis Eremita. Il team, formato dai 29 giovani esemplari e dalle loro "mamme adottive" a bordo di due ultraleggeri a motore, era partito da Gerlos, in Austria, in mattinata. Poco prima di superare il confine al Passo Vizze, alcuni uccelli hanno fatto marcia indietro e, a 2.276 metri di quota, uno dei due velivoli li ha seguiti invertendo anch'esso la rotta. Il volo è proseguito regolarmente invece per l'altro ultraleggero che ha raggiunto la tappa pianificata in 2 ore e 45 minuti, coprendo un totale di 95 chilometri.

Ricongiunti in serata a Collepietra, Ingrid e altri due ibis risultano attualmente dispersi. La ripartenza è avvenuta stamattina, 26 agosto, per puntare verso Sarego, in provincia di Vicenza. A darne notizia il Parco Natura Viva di Bussolengo, partner del gruppo di ricercatori austriaci del Waldrappteam e del progetto europeo Life «Northern Bald Ibis», che seguirà la migrazione guidata dall'uomo passo dopo passo fino all'arrivo dello stormo ad Orbetello.

Proprio dalla vicentina Sarego nei prossimi giorni lo stormo si muoverà per valicare gli Appennini ed entrare in Toscana, altra tappa molto impegnativa. «Gli uccelli - spiega in una nota il Waldrappteam - sono stati probabilmente confusi dal fatto che la tappa precedente abbia richiesto otto giorni di attesa prima di poter valicare le Alpi con un meteo che permettesse tempo stabile e correnti ascensionali adeguate. Un imprevisto che tuttavia non impedirà a uomini e uccelli di ripartire verso sud stamattina stessa con 26 uccelli». Nel frattempo, volontari e cittadini sono stati allertati per la ricerca degli Ibis che non sono rientrati al campo. Gli Ibis eremita guidati dall'uomo, tutti allevati dalle due "mamme" umane che li seguono sin dalla schiusa e che in volo mostrano loro la rotta per lo svernamento fino a Orbetello, hanno dunque la missione di memorizzare la via della migrazione per poi poterla percorrere in senso inverso all'alba della bella stagione prossima. Tornare in Austria, riprodursi e riportare a sud i giovani, ricostituendo l'originario equilibrio migratorio compromesso dalla persecuzione dell'uomo. Che in Europa ne ha provocato l'estinzione allo stato selvatico 4 secoli fa a cui, oggi, si tenta di porre rimedio.

L'Ibis Eremita è da tempo tornato anche in Valsugana e nell'Alto Vicentino, come documentano le foto di Dino Pianezzola (Dino Piane nei social) appassionato ambientalista e fotografo della Lav di Bassano del Grappa, molto coinvolto dal progetto europeo. Foto: nel titolo, un anno dopo. il ritorno di Ramble e Maisie fotografati a Santorso.

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Il Gazzettino