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LIDO - Lunedì primo gennaio 2024 non ci saranno gli “Auguri di Capodanno 2024” con il tuffo in acqua degli ibernisti sulla spiaggia del Lido. Una “doccia fredda”. Dopo 42 edizioni si interrompe una tradizione che durava, il primo giorno dell’anno, dal 1978 ed era stato sospeso, per cause di forza maggiore, solo durante il Covid e poi era ripreso, alla fine della pandemia, con entusiasmo. L’appuntamento, come lo scorso anno, richiamava sulla spiaggia del Lido, davanti al Blue Moon, circa duemila persone. A mezzogiorno in punto era previsto il tuffo in acqua del Gruppo Ibernisti del Lido, coordinato da Giovanni Arciprete, con partecipanti anche dall’estero, seguito dalle 12.10 dalla distribuzione gratuita di cotechino e lenticchie a tutti i presenti, pandoro, panettone e un bicchiere di vino per brindare al nuovo anno sulla spiaggia, musica, giochi e bolle di sapone per i bambini.
Un’occasione di ritrovo che dava una grande visibilità anche alla spiaggia del Lido e era molto sentita dalla popolazione.
«Quest’anno ci sono state delle complicazioni - conferma il presidente del nucleo Protezione civile del Lido, Francesco D’Este - per cui non siamo riusciti ad accordarci, e a malincuore abbiamo deciso di rinunciare a una manifestazione che era ormai consolidata. Ci dispiace ma è andata così».
La manifestazione non è mai stata organizzata dal Comune, ma l’amministrazione comunale l’ha sempre sostenuta con Vela e Venezia Spiagge. Il presidente di Vela, Piero Rosa Salva, inoltre, è sempre stato un grande sostenitore dell’evento, fin dalle prime edizioni. Perciò il rammarico è grande. «Da parte nostra - conferma il presidente di Venezia Spiagge Pierluigi Padovan - c’è sempre, ancora adesso, massima disponibilità perchè teniamo a questa iniziativa. Anche per questa edizione avevamo messo a disposizione le cucine del ristorante gratuitamente per consentire di cucinare in sicurezza, e tutto il supporto dello scorso anno. Siamo anche disponibili a trovare un paio di bagnini di salvataggio che possano sorvegliare il tuffo in acqua dei bagnanti. Stiamo ancora cercando un’alternativa ma, per il momento, ci è arrivata una mail di rinuncia dagli organizzatori. Se qualcuno fosse disponibile siamo qui pronti a fare la nostra parte».
Il Gazzettino