Otto milioni di "buco" allo Ial, operazione salvataggio per 500 posti, firmato l'accordo di solidarietà

La scuola Ial
PORDENONE/UDINE - Il presidente regionale Luciano Bordin in carica da più o meno un anno lo sottolinea più volte. «Mi raccomando, non scriva che lo Ial Fvg...

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PORDENONE/UDINE - Il presidente regionale Luciano Bordin in carica da più o meno un anno lo sottolinea più volte. «Mi raccomando, non scriva che lo Ial Fvg è in difficoltà economica perchè non è così. Non abbiamo licenziato nessuno e la nostra intenzione è di crescere ancora per diventare più grandi di quello che già siamo». Tutto giusto, sicuramente, ma proprio ieri il sindacato e l’azienda Ial (ironia della sorte, sindacato “contro” sindacato) hanno firmato i contratti di solidarietà che interesseranno tutti i dipendenti per due anni. Una decisione che si è resa necessaria a fronte del fatto - spiegano allo Ial - che serviva una riorganizzazione interna per dare una assetto più dinamico all’ente. Nessuna crisi, secondo il presidente, ma la volontà di ancorare l’azienda alla realtà odierna che è ben diversa da quella di un tempo, con tutte le difficoltà che ne conseguono.


I CONTI
In realtà dietro ci sono anche altre cose. Sicuramente vero che c’è la necessità di una riorganizzazione interna che possa garantire una sorta di sfoltimento di mansioni, ma è altrettanto vero che l’istituto ha una esposizione di circa 8 milioni di euro con le banche. Soldi che devono rientrare e che evidentemente neppure con la garanzia dei fondi regionali ed europei con i quali si foraggia l’ente, c’era la possibilità di chiudere senza creare tensioni finanziarie. Proprio una crisi finanziaria, dunque, che se da un lato non mette in crisi l’operatività dell’ente che è una macchina da guerra, la più grande scuola di formazione della regione, dall’altro, però, deve essere controllata per evitare rischi maggiori in futuro. Ecco, quindi, che è stato realizzato un piano di rientro che tra le altre cose prevede anche i contratti di solidarietà. E proprio ieri, come detto, è stato firmato l’accordo. Per non mettere in difficoltà l’organizzazione e quindi la gestione dei corsi e della formazione, la parte più importante del patto prevede che i dipendenti svolgano parte della solidarietà (senza stipendio o stipendio dimezzato) nei periodi di festa durante l’anno scolastico (Natale, Pasqua e feste comandate) oltre ai mesi estivi. Per il resto il settore “Formazione” andrà avanti secondo i ritmi previsti. Altri settori saranno interessati in maniera diversa.


IL PRESIDENTE
«Se devo essere sincero - spiega - pensavo che la vicenda venisse alla luce tempo fa, quando per la ristrutturazione erano previsti anche licenziamenti di personale. Poi, invece e per fortuna - va avanti Bordin - è stata intrapresa la strada con una soluzione meno drastica e in accordo con le necessità dell’ente e degli stessi dipendenti. Voglio, però, ribadire una cosa: questa situazione che ha coinvolto l’ente non dipende nè da criticità economiche, nè tantomeno dall’assenza di finanziamenti pubblici. Si tratta di problematiche ascritte a motivi interni. Confermo - conclude - che lavoriamo anche con le banche e che c’è un debito, sempre onorato, di circa 8 milioni».


IL SINDACATO


Lo Ial Fvg è l’ente di formazione professionale della Cisl ed è nato nel 1955. Sin dalla sua nascita è impegnato nella realizzazione di attività per la formazione e l’aggiornamento professionale, culturale e sociale dei giovani, dei lavoratori, dei disoccupati, dei cittadini in generale. Con il tempo è diventato una ammiraglia in questo campo, l’ente di formazione più grande in assoluto della regione con circa 320 dipendenti diretti e alcune centinaia di collaboratori esterni che operano con vari contratti e forme. I corsi di formazione e altre tipologie di studi sono seguiti da oltre milleseicento ragazzi, mentre sono decisamente di più gli adulti che sempre a vario titolo frequentano i vari settori dello Ial.
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Il Gazzettino