«Sassi dal ponte, siamo stati noi» chiedono scusa i tre baby vandali

«Sassi dal ponte, siamo stati noi» chiedono scusa i tre baby vandali
BELLUNO - Si sono "costituiti" ieri in questura i tre ragazzini responsabili del lancio dei sassi dal ponte, accompagnati dai genitori ai quali avevano confessato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BELLUNO - Si sono "costituiti" ieri in questura i tre ragazzini responsabili del lancio dei sassi dal ponte, accompagnati dai genitori ai quali avevano confessato l’accaduto. Un "gioco" che domenica ha causato la rottura del lunotto di un’auto.  Il caso è chiuso quindi anche perché i 3 hanno meno di 14 anni e non sono imputabili: tutto  si chiuderà col risarcimento danni alla proprietaria dell'auto colpita. 


Il fatto risale a domenica pomeriggio, quando la Hyundai coupe di una bellunese di passaggio lungo via san Francesco è stata colpita da un sasso lanciato da diversi metri più in alto, dalla passerella della ferrovia che collega il parcheggio del De Mas a Cavarzano. La pietra ha colpito il vetro posteriore mandandolo in frantumi e facendo schizzare schegge dappertutto. Nessun danno per la quarantacinquenne che, seduta al posto di guida, ha assistito alla scena in preda al panico ma uscendone illesa. Dalla ricostruzione dell'incidente fatta alla polizia, i tre non avevano nessuna intenzione di colpire un bersaglio.

Dall'alto del ponte giocavano lanciando sassi sull'erba sottostante, inconsapevoli della pericolosità del loro passatempo e dei gravi danni che avrebbero potuto causare. Colpire il mezzo, insomma, non era nei programmi e quando si sono accorti di averla combinata grossa si sono dati alla fuga, colti dalla paura e non sapendo cos'altro fare, nonostante gli inviti urlati dalla donna in basso di tornare indietro. Arrivati a casa in breve tempo il sacco è stato vuotato. I tre bambini, dispiaciuti e in preda ai sensi di colpa, hanno raccontato tutto ai genitori che, a quel punto, hanno deciso di prendere in mano la situazione presentandosi ieri mattina alla polizia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino