PORDENONE - Dal falso avvocato al sedicente tecnico del gas, da chi si spaccia di essere un amico di vecchia data a chi ti incolpa di avergli spaccato lo specchietto. Sono queste...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'ultima truffa, in ordine cronologico, risale a poco tempo fa: ad Azzano Decimo una 69enne aveva consegnato nelle mani del complice di un finto avvocato 2mila e 800 euro in contanti. E' stata sufficiente una telefonata, la scusa della figlia che aveva bisogno di aiuto dopo un incidente stradale e il gioco era fatto. Tutto semplice, troppo semplice. «Dietro a queste truffe fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Pordenone ci sono, molto spesso, delle vere e proprie organizzazioni criminali. Persone che campano di questo e che nella maggior parte dei casi sfruttano la sensibilità e l'ingenuità degli anziani. I consigli che diamo sono sempre gli stessi: non fare entrare in casa gli sconosciuti e, nel dubbio, chiamare sempre il 112».
Occhio, però, a non farsi abbindolare da chi dice di essere un carabiniere o un poliziotto. Finti agenti, come tecnici del gas, bancari e avvocati, sono quelli che, statisticamente parlando, hanno messo a segno il maggior numero di truffe. Con questo trucco i truffatori riescono a entrare in casa della vittima per attivare vari tipi di controlli (banconote autentiche, pensione, bolletta del gas o della luce). Sono tutte per farsi consegnare soldi o, approfittando di una distrazione, per prenderli direttamente da cassetti e portafogli in casa. Ti ricordi di me? Occhio a quando qualcuno pone questa domanda. Lo sconosciuto (o sconosciuta) avvicina la vittima per strada e riesce a conquistare la sua fiducia, magari facendo i nomi di figli e nipoti. A questo punto esistono due varianti del raggiro: nella prima il truffatore si fa accompagnare a casa e, con la scusa di poter andare in bagno o di avere un bicchiere d'acqua, ne approfitterà per rovistare nei cassetti in cerca di soldi o preziosi; nella seconda il malvivente consegna un oggetto (in genere di scarso valore) alla vittima, dicendo di aver preso accordi con un parente per la consegna, e chiede di anticipare il denaro. Diffusissima poi la truffa dello specchietto.
Il Gazzettino