I cibi non consumati a scuola arrivano alle persone in difficoltà

Il sindaco di Musile di Piave Silvia Susanna
MUSILE DI PIAVE - Lotta allo spreco alimentare, a Musile di Piave il Comune punta alla valorizzazione del cibo nelle mense scolastiche. L'amministrazione comunale ha ricevuto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MUSILE DI PIAVE - Lotta allo spreco alimentare, a Musile di Piave il Comune punta alla valorizzazione del cibo nelle mense scolastiche. L'amministrazione comunale ha ricevuto la disponibilità, da parte dell'Emporio Solidale del Basso Piave, alla realizzazione di un progetto che aiuti a mettere in atto comportamenti idonei nei casi di scarto alimentare, per evitare l'avanzo di cibo che potrebbe essere ancora consumato e soprattutto aiutare le famiglie o le persone in difficoltà. «Gli alunni potranno recarsi a scuola con appositi sacchetti per portare a casa il pane non consumato in mensa - spiega il sindaco Silvia Susanna, -  che magari potrebbe essere mangiato a casa nel pomeriggio o la sera in famiglia. Le pietanze in avanzo (ovviamente non quelle messe nei piatti) potranno poi essere utili a fornire pasti sul territorio nei confronti di ha bisogno. In questo senso l'Emporio Solidale si impegnerà a passare a prendere le pietanze ancora utilizzabili e a consegnarle poi alle varie famiglie che ne faranno richiesta. La lotta allo spreco alimentare - continua ancora il sindaco Susanna - è efficace solo se parte del basso e coinvolge tutti, a cominciare dalle giovani generazioni e finendo nelle famiglie».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino