Scoperta da team scientifico italiano proteina che neutralizza l'Hiv

Scoperta da team scientifico italiano proteina che neutralizza l'Hiv
TRENTO - Aperte nuove prospettive nella lotta contro l'Aids. In una ricerca condotta da Massimo Pizzato e dal suo gruppo di ricerca presso il Centro per la Biologia Integrata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRENTO - Aperte nuove prospettive nella lotta contro l'Aids. In una ricerca condotta da Massimo Pizzato e dal suo gruppo di ricerca presso il Centro per la Biologia Integrata (Cibio) dell'Università di Trento - pubblicata oggi sulla rivista Nature - è stata scoperta l'esistenza nelle cellule di un potentissimo inibitore naturale dell'infezione virale, la proteina cellulare Serinc5, in grado di neutralizzare Hiv e altri virus simili.




La scoperta della proteina Serinc5 risolve un mistero scientifico nella ricerca di Hiv durato più di 20 anni e rimasto fino a pochi giorni fa totalmente insoluto, malgrado le ricerche ininterrotte di molti altri laboratori in diverse parti del mondo, sottolineano i ricercatori del Cibio di Trento.



«Questo successo, davvero epocale, di Massimo Pizzato e del suo gruppo - afferma il direttore del Cibio, Alessandro Quattrone - è stato reso possibile da una efficiente implementazione presso il centro di nuove tecnologie per la lettura dei genomi, il che conferma quanto il continuo aggiornamento tecnologico sia l'unico modo per stare al passo in un campo ipercompetitivo come quello della ricerca biomedica».



La ricerca è il frutto di un lungo lavoro guidato dal gruppo di ricerca "Virus-Cell interaction" dell'Università di Trento (che oltre a Massimo Pizzato include i suoi collaboratori Annachiara Rosa, Ajit Chande e Serena Ziglio), con l'apporto del Laboratory of Biomolecular Sequence and Structure Analysis for Health, un laboratorio condiviso fra Cibio, Fondazione Bruno Kessler e CNR, e di Federico Andrea Santoni dell'Università Ginevra.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino