La strega e Sant'Antonio sull'altare a Vigodarzere, la lezione del parroco ai bambini contro le paure

La strega e S. Antonio sull'altare a Vigodarzere, la lezione del parroco
VIGODARZERE - Metti un parroco, una strega ed un santo insieme sull'altare. E così Halloween entra in chiesa a Saletto di Vigodarzere. Su iniziativa di don...

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VIGODARZERE - Metti un parroco, una strega ed un santo insieme sull'altare. E così Halloween entra in chiesa a Saletto di Vigodarzere. Su iniziativa di don Alessandro Pedron, parroco delle chiese delle frazioni di Saletto e di Terraglione, lunedì sera un gruppetto di bimbi della scuola dell'infanzia Sacro Cuore, accompagnati dai loro genitori, travestiti da mostriciattoli, fantasmi e streghette, sono stati accolti in chiesa dal sacerdote, per trascorrere insieme un momento di riflessione sull'origine ed il senso della ricorrenza della festa di Ognissanti.


In piedi, sui gradini davanti all'altare, accanto al parroco, c'erano la strega Silvia ed un finto Sant'Antonio: con l'aiuto di una breve scenetta, ognuno di loro, secondo il proprio ruolo, ha spiegato ai piccoli, e a tutti i presenti, le differenze tra la festa di tutti i Santi, la Commemorazione dei Defunti e la tradizione legata ad Halloween.

IL COMMENTO
«Negli ultimi anni la festa di Halloween è entrata con prepotenza anche in Italia - ha detto don Alessandro -. La presenza di sangue, fantasmi e morti che entrano nel mondo dei vivi ha creato una festa commerciale che spesso rischia di creare confusione nella mente dei bambini, e che non ha nulla a che fare con le radici cristiane della nostra terra. Infatti, la festa di Halloween si caratterizza per un mondo di paura che invade il mondo dei viventi, mescolando le due realtà che in verità sono separate. Per questo motivo la scuola dell'infanzia di Saletto ha pensato di organizzare un piccolo evento per i bambini e per i genitori: attraverso una piccola scenetta abbiamo invitato e incontrato la testimonianza di un fantasma-strega e di un santo, Sant'Antonio. Abbiamo così aiutato i bambini a capire che, al di là di questa vita, c'è un luogo pieno di festa e di luce dove potranno incontrare nuovamente i loro nonni scomparsi e tutte le persone care che hanno amato qui in terra. Perciò, nessuna paura, ma la gioia di poter portare a compimento quanto iniziato qui in terra». Dopo la breve spiegazione, i bambini hanno suonato ai campanelli delle case com'è nella tradizione della festa di Halloween a caccia di dolcetti e caramelle.

LA COMPAGNIA


«Terminato il loro giro - prosegue don Alessandro - ci si è ritrovati in patronato genitori e bambini per mangiare una pizza e per stare insieme all'insegna della gioia e della semplicità». «Vi sono delle differenze sostanziali tra la festa di Halloween ed il Cattolicesimo - hanno commentato sulla loro pagina social le responsabili della scuola -, e come è prassi per la nostra scuola, conoscere, valutare, educare alla diversità sono la base di partenza per ogni sapere e dire e per evitare sterili giudizi. E al grido di dolcetto e scherzetto abbiamo accompagnato i bambini per le vie del paese e concluso la serata gustandoci una buona pizza tutti assieme». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino