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VENEZIA - A mangiar sano si impara da ragazzi. Dunque perché non insegnarlo fin dalla scuola? Anche se si tratta di una scuola molto particolare, per costituzione votata all'innovazione e alle nuove tecnologie, com'è l'H-campus, il mega-polo targato H-Farm che, a Ca' Tron, nelle campagne lungo il Sile, tra Treviso e Venezia, ospita quasi duemila studenti dalla primaria ai master universitari. Anche la cucina in questione, del resto, non è ordinaria, ma quella pluristellata degli Alajmo. Con in aggiunta la creatività visuale di Philippe Starck, architetto e designer di fama mondiale.
Da questo connubio, nasce Amor in Farm, il nuovo locale curato dai fratelli padovani all'interno del campus: un bistrot - pub di qualità, o ristorazione fast casual per usare la definizione degli stessi promotori. «Il concetto alla base del progetto - spiega Raffaele Alajmo, amministratore delegato del gruppo di famiglia, insieme al fratello chef Massimiliano - è di offrire ai ragazzi quello che amano mangiare, evitando però il cibo spazzatura. Così abbiamo pensato ad una proposta facile, riconoscibile, dinamica e accessibile, pur restando rigorosamente fedele ai nostri principi e alla nostra etica a partire dalla salubrità e dalla qualità dei prodotti».
IL MENU
Ed ecco allora, ad esempio, i classici hot dog, però, con pane e ketchup fatti in casa e con salsicciotti confezionati da un macellaio artigiano con tagli di carne selezionati da allevamenti sostenibili in Trentino (la variante vegana ha wurstel di tofu).
TOCCO DI STILE
A curarne il design Philippe Starck: il creativo francese, da tempo residente a Burano, ha scelto come insegna una maschera richiamo della tradizione veneziana. Lungo le pareti di vetro ha collocato coltivazioni idroponiche, una sorta di orto verticale ispirato alla filosofia culinaria di Massimiliano Alajmo. E ha lasciato spazi sul pavimento o sulle colonne, invitando gli avventori a riempirli con scritte e disegni «La giovinezza - sottolinea - è anche un momento di apprendimento. L'università di H-Farm è il suo tempio. Ma a volte l'intelligenza si ferma alle porte del ristorante. È un'assurdità perché il cibo è, prima di tutto, benzina per il cervello». Prima della presentazione, l'architetto ha tenuto anche una lectio magistralis agli studenti nella grande biblioteca-auditorium del campus: «Oggi si pensa all'artista o al designer, ma la creatività è in ogni cosa. Usate le potenzialità del vostro cervello con onestà e sarete creativi». È il terzo docente d'eccezione ad accompagnare i ragazzi in questo inizio di anno scolastico, dopo Fabrizio Longo, direttore generale Audi Italia, e Simon Beckerman, fondatore della startup Depop, di recente venduta per un miliardo e 625 milioni di dollari. Proprio questa commistione di genialità in vari campi è il vero valore aggiunto, secondo Riccardo Donadon: «Credo tantissimo nell'importanza dei modelli e sono convinto che crescere circondati dal bello e da grandi espressioni di creatività possa essere un grande insegnamento e stimolo per le tante giovani menti che avranno la fortuna di crescere in questo spazio». Da alcuni mesi il gruppo Alajmo cura tutta l'offerta gastronomica dell'H-campus, compresi altri due locali interni e uno poco fuori dai confini. Amor sarà aperto anche agli esterni.
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Il Gazzettino