VENEZIA - Non ce l'ha fatta il 49enne colpito da una forma violenta di influenza, che da un mese lottava tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell'ospedale...
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IL FIGLIO SALVATOL'influenza, per lui, era arrivata a fine anno. Un po' di tosse, poi la febbre sempre più alta. Le condizioni di Luca si aggravano sempre più, tanto che il 3 gennaio viene ricoverato nel reparto di rianimazione del Civile. Prima di essere intubato, le sue ultime parole sono per il figlio Matteo, 20 anni, che aveva iniziato a manifestare i primi sintomi, inizialmente sottovalutati. Ma il padre intuisce qualcosa. Me racomando il fio: dice alla dottoressa responsabile della rianimazione.
E in effetti gli esami prima negativi del ragazzo, una volta ripetuti, rivelano lo stesso quadro preoccupante. Ma le cure massicce a cui viene subito sottoposto si rivelano efficaci e dopo una settimana Matteo può essere dimesso.
IL PEGGIORAMENTOLe condizioni di Luca, invece, si aggravano sempre più. Sono i polmoni, in particolare, a cedere.
E il 9 gennaio, con un trasporto mai tentato prima, viene trasferito nella rianimazione dell'Angelo, dove c'è un macchinario salvavita che si spera possa fare la differenza. Per organizzare il trasferimento si mobilita una schiera di sanitari, con due idroambulanze che devono procedere a passo d'uomo nei canali, prima del trasbordo in ambulanza. Tutto fila liscio, ma le condizioni del paziente sono gravissime. Seguono settimane di angoscia, tra speranza e disperazione. Fino a ieri pomeriggio, quando il fisico provato non regge più.
La famiglia, che aveva già scritto una lettera aperta per ringraziare i sanitari per la loro professionalità e umanità, rinnova i ringraziamenti. «Abbiamo trovato persone spettacolari, anche a Mestre» fanno sapere. Oltre a moglie e figli, Luca lascia anche l'anziana madre. La data dei funerali non è ancora stata fissata.
IL RICORDO«Luca era un vulcano - lo ricorda un'amica di famiglia - Mille idee in testa, mille progetti da realizzare. La sua voglia di vivere era tanta. Era un uomo tenace e buono, che non si tirava mai indietro: se poteva fare del bene, lo faceva. Non so come faremo senza di lui».
REPORT INFLUENZAQuella di Luca Vianello, come anticipato, è la seconda morte legata alle complicanze da influenza dall'inizio di questa stagione influenzale nel territorio dell'Ulss 3. Complessivamente, in meno di due mesi, sono stati segnalati per il report regionale sei casi di complicanza da influenza, due dei quali con esito mortale. Il primo di un over sessanta, ora di un uomo che non aveva ancora compiuto 50 anni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino