Una "Z" sul Ponte dell'Amicizia donato dall'Ana e offese sul web: «Alpini fascisti amici dei nazisti ucraini»

Una "Z" sul Ponte dell'Amicizia donato dall'Ana e offese sul web: «Alpini fascisti amici dei nazisti ucraini»
 Una 'Z' bianca è stata dipinta sulle sponde del Ponte dell'Amicizia di Livenka/Nikolajewka, donato alla cittadinanza dall'associazione nazionale...

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 Una 'Z' bianca è stata dipinta sulle sponde del Ponte dell'Amicizia di Livenka/Nikolajewka, donato alla cittadinanza dall'associazione nazionale Alpini (Ana) nel 2018. Lo denuncia su facebook l'Ana, facendo riferimento ad alcune fotografie della struttura pubblicate su un sito russo che mostrano una Z disegnata «su una delle sagome metalliche degli alpini che ornano le sponde», «mentre con un lungo cartone nero sono stati coperti i cappelli e le penne delle stesse figure».

«In questi giorni - riepiloga l'Ana - su alcune pagine web russe sono comparse polemiche prese di posizione, che, associandola alla guerra in atto nella vicinissima Ucraina, criticano la presenza nella cittadina di Rossosch di un monumento che ricorda tutti i Caduti in terra di Russia nella Seconda Guerra Mondiale e a Livenka/Nikolajewka la presenza del Ponte dell'Amicizia», realizzato da Cimolai  di San Quirino (Pordenone) e montato e assemblato dall'Ana. «Il sito Bloknot-voronezh.ru accusa le autorità locali di non prendere provvedimenti contro quelli che definisce simboli degli alpini 'fascisti', affermando anche che alcuni di questi starebbero combattendo a fianco dei 'nazisti ucrainì e chiede che il monumento di Rossosch venga rimosso».

L'Ana «per voce del suo presidente, Sebastiano Favero, respinge con fermezza la definizione di fascisti» e «sottolinea che a Rossosch il cippo che ricorda i Caduti sorge in un giardino di fronte all'Asilo Sorriso, una scuola materna» costruita dai volontari Ana nel 1992 e «donata alla città, così come il Ponte di Nikolajewka, in segno di fratellanza e riconciliazione. Smentisce inoltre qualunque coinvolgimento in operazioni belliche e ricorda la sempre dimostrata volontà di pace e di solidarietà».

 

Nel Vicentino

 

«Oggi nel comune di Montecchio Maggiore ( Vicenza) uno o più vandali hanno disegnato con il simbolo 'Z' la base del palazzo in cui vive una donna ucraina: un gesto di stupidità e inciviltà ingiustificabili. Se qualche residente o passante ha visto qualcosa, lo prego di rivolgersi alle autorità affinché i responsabili vengano rintracciati e puniti». Così la consigliera regionale Milena Cecchetto, dell'Intergruppo Lega - Liga Veneto in consiglio regionale, lancia un appello a fronte del vandalismo avvenuto nel comune del Vicentino.  «Episodi come questi sono un insulto per tutti i cittadini del nostro Comune - riprende Cecchetto, già sindaco di Montecchio Maggiore - una nostra concittadina ha esposto una bandiera ucraina dalla finestra, segno di vicinanza e preoccupazione per i parenti che stanno vivendo la guerra. Qualche idiota, perché non si può definirlo che così, armato di bomboletta spray ha imbrattato tutta la base del palazzo in cui questa donna vive con la sua famiglia e i suoi bambini, circondandolo con tutta una serie di 'Z', simbolo dell'invasione russa a sostegno della guerra in Ucraina. Spero che i responsabili vengano individuati e denunciati, che la punizione sia esemplare oltre a far loro ripulire gli imbrattamenti». «Montecchio Maggiore è un Comune conosciuto per solidarietà e accoglienza - aggiunge la consigliera - questo gesto è sintomo di stupidità, inciviltà e ignoranza, oltre che cattiveria. Invito qualsiasi residente, condomino o passante che abbia assistito alla scena a fornire dettagli alle forze dell'ordine affinché i colpevoli vengano individuati».

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Il Gazzettino