UDINE - Si parlerà anche di strudel, gubana e di tiramisù, a "Friuli Doc", a Udine, quali dolci che hanno connotati ormai “glocal”. L’occasione per farlo sarà il...
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Nei dolci in uso si individuano vari “strati”: da quello latino, originario a quello slavo (con la netta prevalenza della componente Slovena) all’austro-boemo, non senza tracce ungheresi, dalmate, greche e persino turche.
Lo strudel, arrivato dall’Oriente, si è acclimatato nella Venezia Giulia e oggi, solo a Gorizia, si contano ben 56 versioni diverse del dolce. La gubana, nata a cavallo del confine sloveno, si è espansa in tutta la mitteleuropa e oggi è presente dalla Romania alla Polonia e perfino negli Stati Uniti. Sarà discusso il caso del tiramisù e della sua origine carnica.
L’obiettivo del convegno è quello di cercare di capire, attraverso la storia di tre dolci tipici, perché culture gastronomiche diverse si influenzano vicendevolmente e come mai questo fenomeno si è così amplificato nel FriuliVg. La regione ha visto sommarsi e aggregarsi nella sua cultura dolciaria, secolo dopo secolo, le influenze mitteleuropee delle tradizioni austriache, slave, boeme, ungheresi con quelle venete e orientali che hanno convissuto per lungo tempo nelle terre accostate al golfo adriatico.
I patriarchi aquileiesi prima, gli Asburgo poi e infine la nobiltà mitteleuropea, i mercanti greci, turchi, libanesi e balcanici, e ancora gli ebrei, ospiti a Venezia, Trieste e Gorizia, offrirono al territorio la ricchezza delle loro tradizioni culinarie. I cibi regionali, incominciando anche solo dai nomi, riflettono immediatamente un senso di multiculturalità e di molteplici influenze e sapori, e se nella gastronomia salata o nella cucina del pesce nel FriuliVg sono rimaste più vive le tradizioni locali identitarie, nei dolci, su una base di cultura contadina e montanara povera, si sono innestate nel tempo altre tradizioni di maggiore ricchezza e sapore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino