La dottoressa esce dal turno di guardia medica e trova una brutta sorpresa quando arriva all'auto

La dottoressa esce dal turno di guardia medica e trova una brutta sorpresa quando arriva all'auto
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PIEVE DI SOLIGO (TREVISO) - Gomme dell'auto bucate. Mentre su Pieve di Soligo lunedì notte si abbatteva il maltempo e la grandine, mani ignote foravano gli pneumatici della macchina della dottoressa Svitlana Lapshyna di turno nella sede della guardia medica di via Lubin. Il medico, all'indomani, ha depositato una denuncia contro ignoti ai carabinieri. E degli indizi sull'autore di quell'atto vandalico potrebbero arrivare dai filmati della telecamera posta nel parcheggio.


LA SOLIDARIETA'
«Questi episodi di vandalismo sono da stigmatizzare commenta il direttore generale dell'Usl 2 Francesco Benazzi -. Massima solidarietà alla dottoressa. Mi auguro sia un caso isolato. Le persone che fanno questi gesti di solito sono dei vigliacchi che non hanno il coraggio di parlare apertamente con le persone se ci sono problemi». «Un fatto increscioso interviene Salvatore Cauchi, segretario regionale del sindacato Snami e medico a Pieve di Soligo -. E non è la prima volta che succedono fatti incresciosi ai danni delle colleghe della sede pievigina. Questo perché lavorano da sole di notte in un posto isolato dove c'è solo una telecamera in funzione. Personalmente ho chiesto più di una volta, come sindacato, che fosse aumentata la sicurezza raddoppiando la presenza dei medici, come per legge, a due a notte, ma l'azienda sanitaria qui e a Vazzola, a differenza delle altre 12 sedi di guardia medica, ne continua a mettere solo uno. La seconda cosa che ho chiesto è un rafforzamento della sicurezza, tipo una guardia giurata o un allarme collegato alle forze dell'ordine o ad una società di vigilanza. Terzo, se tutto questo non è possibile, chiudere la sede. Mi è stato detto che però dopo i sindaci si arrabbiano. Ma se poi succede un fattaccio ai danni di un medico, chi poi si arrabbia?».


PIU' VIGILANZA


«Cercheremo di implementare la vigilanza con telecamere replica il direttore Benazzi e potremo potenziare la sede con due medici quando troveremo i medici. Ma un conto è l'aggressione all'interno della sede, e se sono due i medici in servizio questo ha un senso per la sicurezza, ma in questo caso si è trattato di un atto vandalico all'esterno. E non possiamo mettere un carabiniere fuori dalla sede a guardare se qualcuno taglia le gomme dell'auto. Non assocerei questo episodio a quelli di aggressione violenta che di solito avvengono con gente che prendere a pugni le porte o cerca di aprirle con forza. È stato un atto vandalico». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino