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La guardia medica di Paese resta chiusa. Almeno fino a gennaio. Non si trovano abbastanza medici. A un anno dallo stop, scattato all'inizio di luglio del 2021 proprio a causa della carenza di camici bianchi, si sperava di poter riattivare il servizio che copre le ore notturne e i giorni festivi a partire dal prossimo autunno grazie alla disponibilità dei medici fino ad ora impegnati nell'emergenza Covid. Invece niente da fare. Le cosiddette Usca restano ancora impegnate sul fronte dell'epidemia. La conferma è arrivata dall'incontro andato in scena ieri tra il sindaco Katia Uberti e Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca. Per la guardia medica di Paese si riproverà a gennaio. «L'obiettivo resta quello di riaprirla», mette in chiaro il sindaco. Nel frattempo si va avanti così.
IL SERVIZIO
I cittadini di Paese, Quinto, Istrana, Morgano, Zero Branco e Ponzano, un bacino complessivo di 70mila residenti, continueranno a far riferimento ad altre sedi.
LA CASA DELLA COMUNITÀ
L'edificio dell'ex asilo nido in via Olimpia ospiterà un centro poliambulatoriale con i medici di famiglia, la stessa guardia medica e una serie di servizi specialistici: dalla radiologia ai prelievi del sangue, fino a una piccola sala operatoria per interventi chirurgici semplici. Adattare la struttura costerà poco meno di un milione di euro. L'intervento rientra tra quelli finanziati attraverso il Pnrr. L'obiettivo è aprire il nuovo centro poliambulatoriale al massimo entro il 2026. Ma sia il Comune che l'Usl della Marca sperano di fare anche prima. «L'immobile, completamente ristrutturato e rinnovato, sarà il primo polo di medicina territoriale hanno già chiarito dal municipio verranno assicurate le prestazioni di cardiologia, pneumologia, servizi di ginecologia e i servizi per i prelievi. E sarà dotato della strumentazione per la diagnostica ecografica e radiologica». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino