OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Avrebbe tenuto per sé due chili di cocaina frutto di un sequestro, nascondendoli nel parcheggio della sede della guardia di finanza di via San Fidenzio. Per questo un 54enne padovano, brigadiere in servizio al comando euganeo delle Fiamme gialle, è ora indagato per peculato, falso e detenzione di stupefacente. Lunedì nei suoi confronti è stato emesso un decreto di giudizio immediato, fissato per il 13 dicembre. Il militare, dopo essere stato denunciato e aver ammesso le sue responsabilità, si trova dalla scorsa estate agli arresti domiciliari e a suo carico è stato aperto anche un procedimento disciplinare interno alla guardia di finanza.
I FATTI
La vicenda è venuta alla luce lo scorso 31 maggio. Quel giorno dal comando padovano delle Fiamme gialle è giunta in Procura una denuncia relativa al ritrovamento di due confezioni di stupefacente nella sede di via San Fidenzio, in zona Stanga. Un finanziere aveva infatti notato due involucri sospetti dentro il garage dello stabile, grossolanamente nascosti tra le auto parcheggiate. Si trattava di due plichi avvolti nel cellophane. Pochi secondi erano bastati al militare per capire di cosa si trattasse: quei due involucri contenevano un chilo di cocaina ciascuno.
Appartenevano a una più ampia partita di 10 chili di droga sequestrata alcuni giorni prima nel corso di un’operazione ed erano stati destinati alla distruzione nel vicino inceneritore di San Lazzaro.
L’INDAGINE
L’arrivo della segnalazione in Procura ha portato il sostituto procuratore Roberto Piccione ad avviare immediatamente un’indagine, che ha visto la completa e massima collaborazione dell’intero comando della guardia di finanza di Padova. I controlli sulle telecamere del garage hanno permesso di vedere alcuni spostamenti compiuti a piedi dal 54enne proprio nella zona in cui sono poi stati trovati i panetti, ma prima ancora della fine delle verifiche è stato lui stesso a confessare.
Ha ammesso che quando aveva ricevuto i 10 chili di cocaina da portare all’inceneritore ne aveva fatti distruggere solo otto, tenendone due per sé. Ha anche specificato di averli conservati per uso personale e non per rivenderli. Elemento quest’ultimo che sarebbe suffragato dai successivi accertamenti investigativi: finora infatti non sono emersi suoi contatti che facciano pensare a un giro di vendita o spaccio.
Il 54enne è quindi stato denunciato e dovrà rispondere di tre capi d’accusa.
Il Gazzettino