TREVISO - Un giro di fatture false da 12milioni di euro e beni sequestrati per 2,6milioni di euro. Ma anche 1,5 milioni di Iva evasa e 10 indagati. È questo...
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Le investigazioni dei Finanzieri della Marca, avviate a seguito dell'approfondimento di una segnalazione per operazioni finanziarie sospette, hanno fatto emergere il ruolo dell'imprenditore arrestato che, celandosi dietro delle «teste di legno», aveva architettato un articolato meccanismo di frode basato sull'utilizzo di fatture false, emesse da tre «cartiere», anch'esse riconducibili a soggetti cinesi, ditte in realtà prive di una sede in cui operare, di dipendenti, di mezzi e locali idonei allo svolgimento di una normale attività imprenditoriale.
Grazie agli approfondimenti di carattere fiscale ed alle indagini finanziarie, sono stati ricostruiti i flussi di denaro intercorsi e delineato il riciclaggio dei proventi illeciti, realizzato avvalendosi in particolare della collaborazione di un altro imprenditore compiacente, ancorché estraneo alla frode fiscale. All'esito, l'Autorità Giudiziaria, accogliendo le proposte del Pubblico Ministero titolare delle indagini, ha disposto, altresì, il sequestro preventivo dei beni degli indagati, per un valore stimato in oltre 2,6 milioni di euro.
I particolari sul Gazzettino del 1. Marzo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino