Gruppo Pam, pronta l'apertura di altri 5 negozi. L'ad Corbari: «Mai vista un'impennata dei prezzi così»

Gianpietro Corbari, ad del gruppo Pam
CHIOGGIA - Gruppo Pam in pieno sviluppo mentre il mercato presto dovrà fare i conti con l'inflazione. «Abbiamo in programma di aprire altre 5 negozi l'anno...

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CHIOGGIA - Gruppo Pam in pieno sviluppo mentre il mercato presto dovrà fare i conti con l'inflazione. «Abbiamo in programma di aprire altre 5 negozi l'anno prossimo, uno di questi in Veneto, e di ristrutturane altri 10. Saranno invece una quindicina i nuovi punti vendita dei nostri discount In's che quest'anno dovrebbero chiudere con una crescita di fatturato vicina alle due cifre», annuncia l'amministratore delegato del gruppo veneziano della grande distribuzione Gianpietro Corbari ai margini dell'incontro organizzato a Sottomarina per annunciare le nuove iniziative sul fronte della pesca che vede il gruppo impegnato da decenni con un accordo stretto di fornitura con 8 pescherecci attivi nell'Alto Adriatico bissato da poco con intese simili con 10 navi nel Tirreno. «Le previsioni di un calo del giro d'affari dopo il lockdown e la fase più acuta dell'emergenza Covid per noi non si sono avverate - dettaglia il top manager di Pam Panorama - chiuderemo il 2021 in linea con i risultati record dell'anno scorso con circa 2,7 miliardi di fatturato, 1,1 miliardi solo da In's».


L'Ad non si sbilancia in previsioni per l'anno prossimo anche se sottolinea il pericolo inflazione: «Non ho mai visto un'impennata di questo genere, il fenomeno sta esplodendo ora, il governo dovrebbe agire per aiutare i consumatori non solo sul fronte dell'energia. Noi manterremo i prezzi calmierati, riducendo il peso dei prodotti a marchio sugli scaffali e chiedendo a tutti i fornitori più qualità». Corbari è soddisfatto della ristrutturazione avviata negli ipermercati: «Abbiamo dimezzato le nostre superfici ampliando la scelta di prodotti a un prezzo molto competitivo con al concorrenza - spiega il manager che gestisce oltre mille punti vendita in Italia - aprendo il resto delle aree ad altre tipologie di vendita».


SPESA A CASA IN MEZZ'ORA

Viaggiano bene le strutture nei piccoli centri, mentre al servizio della clientela sta per partire una nuova iniziativa pilota: «Pam Flash, entro mezz'ora a Bologna garantiamo da metà ottobre la consegna in città di qualsiasi prodotto ordinato online con un sovrapprezzo per acquisti fino a una certa soglia, poi il servizio sarà gratis - evidenzia Corbari -. Dopo sei mesi tireremo le somme di questa esperienza per capire se potremo svilupparla come pensiamo in altre realtà». Nel frattempo si è già lanciata un'altra sfida, all'insegna della qualità e della sostenibilità: «Dal 1999 abbiamo stretto un accordo con 8 pescherecci della marineria di Chioggia che ci forniscono il pesce freschissimo dell'Alto Adriatico che entro 24 viene distribuito nei nostri punti vendita in tutta Italia - afferma l'Ad del gruppo da quasi 10mila addetti - quest'intesa è stata allargata anche al mar Tirreno con 10 pescherecci». Negli anni 70 Pam è stata tra le prime realtà commerciali a introdurre nei supermercati il banco del pesce fresco. Poi il patto con 8 pescatori di Chioggia ormai super tecnologiche che hanno rinnovato la secolare attività principale del litorale veneziano. «Si è costruito un rapporto di fiducia solido in questi anni che ci ha permesso di fornire alla nostra clientela pesce sempre di prima qualità e freschissimo e di attuare tutta una serie di politiche di maggiore attenzione alla sostenibilità e all'ambiente in collaborazione con i nostri pescatori - ricorda Luca Miglioraro, direttore commerciale prodotti freschi Pam - dando la sicurezza di avere sempre al loro fianco un interlocutore affidabile, come stiamo facendo con tante altre eccellenze dell'agroalimentare italiano a partire dal vino. Nel pesce abbiamo una filiera corta che garantisce la qualità del nostro prodotto, riconosciuta anche dai nostri clienti. Questa affidabilità e credibilità ci ha permesso poi di stringere intese simili anche con 10 pescherecci del Tirreno».


SBARCO ALL'ESTERO

Un obiettivo rimane ancora nel limbo: «Da tempo stiamo pensando di aprire anche all'estero, per esempio dei Pam Local nelle grandi città europee come Parigi - rivela Corbari - ma la pandemia ha lasciato questo sogno nel cassetto. Che potremo tornare a valutare già dal prossimo anno. Mentre siamo sempre pronti a stringere accordi di partnership con operatori locali del Nord e anche del Veneto come abbiamo già fatto in Liguria, Piemonte e Campania».

 

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Il Gazzettino