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TREVISO - Green pass per tutti, addetti ai lavori e spettatori, per poter riaprire in sicurezza il Palaverde e gli altri palasport d’Italia. Treviso Basket, insieme alle consorelle della Serie A di pallacanestro, chiede di adottare il “passaporto verde” come strumento privilegiato per consentire una maggior presenza di pubblico alle partite, di certo oltre il 25% della capienza massima stabilita dal governo. Non solo, le società cestistiche propongono un controllo ancor più rigoroso di quanto attualmente previsto: potrà entrare chi ha già ricevuto la doppia dose di vaccino o è guarito dal Covid 19, non chi esibisce solo un tampone negativo. E proprio per dare ulteriore impulso alla campagna di somministrazione sono pronte a schierare, come testimonial, i propri tesserati. Il recente decreto del governo Draghi, che fissa ad un quarto del potenziale il limite di pubblico negli impianti al chiuso in zona bianca (in gialla non si potrà andare in ogni caso sopra le mille presenze), è calato come una mazzata sul mondo dei canestri (ma anche della pallavolo). Umberto Gandini, presidente della LegaBasket, l’organismo che riunisce i club di A, al termine dell’assemblea di lunedì ha ribadito come «con la capienza al 25% il campionato è a rischio». Paolo Vazzoler, numero uno di Tvb, conferma: «E’ un ossimoro richiedere il green pass e poi porre il paletto del 25%. Ad altri sport, come il calcio, sono state concesse percentuali molto più vicine alle medie di riempimento, ma per il basket le presenze sono molto più elevate, Treviso stessa è una delle piazze che riempie maggiormente il palazzetto. La quota del 25% non è sostenibile economicamente, per club per i quali il botteghino è fondamentale».
LA PREOCCUPAZIONE
Specie dopo più di un anno e mezzo in cui, di fatto, si è giocato a porte chiuse.
PRIMO TEST
Treviso Basket, tra il 13 e il 17 settembre, ospiterà il torneo di qualificazione alla Basketball Champions League, con altre cinque squadre europee. Una soddisfazione, ma anche un impegno organizzativo non da poco, assunto soprattutto «per regalare ai nostri tifosi qualche occasione di basket in più, dopo tutte quelle perse nell’ultimo anno e mezzo». Per questo, poterli avere al Palaverde sarebbe ancora più essenziale.
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