Nell’albergo stellato dei Mondiali l’accoglienza di profughi minorenni

Il Green Hotel di Magnano in Riviera
BICINICCO e MAGNANO IN RIVIERA (Udine) - Non ce la fanno più gli abitanti di Felettis, un piccolissimo borgo del comune di Bicinicco, nella Bassa Friulana, che da mesi...

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BICINICCO e MAGNANO IN RIVIERA (Udine) - Non ce la fanno più gli abitanti di Felettis, un piccolissimo borgo del comune di Bicinicco, nella Bassa Friulana, che da mesi ospita un gruppo di 14 profughi alloggiati in una corte, la “Corte del Sol”, su cui si affacciano anche gli appartamenti e gli alloggi di una decina di famiglie del posto, diverse delle quali con bambini piccoli. La gente è spaventata: «Abbiamo assistito a liti tra richiendenti asilo più volte - dice la portavoce del comitato spontaneo sorto nella frazione dopo l’arrivo degli stranieri -, e i nostri figli erano lì. Ora temiamo che ne arrivino degli altri e non è sostenibile per noi. Abbiamo avuto un incontro con il prefetto ma non è cambiata la situazione».


Che fare? Parte una raccolta di firme che intercetta in pochi giorni 810 sottoscrizioni, il 52% del residenti in paese, che è sempre stato un centro tranquillo e senza scossoni. La petizione è stata consegnata dal “Comitato Soreli di Bicinicco” il primo agosto scorso l'ufficio protocollo del Comune. Questo paese conta circa 1800 abitanti e la borgata di Felettis è molto piccola. Il comitato chiede che non vengano alloggiati in questo borgo altri profughi e che se ne vadano quelli che ci sono. «Il lavoro del comitato procederà senza sosta né pause estive, nell'intento di riuscire a far dirottare altrove i richiedenti asilo attualmente ospitati nella “Corte del Sol”, affinché le famiglie che da tempo ci abitano possano riavere la loro serenità e la loro sicurezza quotidiana, cosa di cui tutti, pensiamo, abbiamo diritto».

I minori non accompagnati in albergo a Magnano 

Intanto, a nord di Udine, in quello che è stato edificato per i mondali di calcio del 1990, lo stellato “Green Hotel” di Magnano in Riviera, oggi di proprietà dello Ial Fvg, la direzione dell’istituto di formazione si rende disponibile, se necessario, ad accogliere profughi ma solo minori non accompagnati, sul modello del Civiform di Cividale del Friuli, e in numero contenuto. Un incontro in tal senso si è tenuto tra i vertici dello Ial e il prefetto di Udine nei mesi scorsi. La struttura ricettiva, che sorge sulle colline tra Buja e Tarcento, ospita una scuola alberghiera che lo Ial vorrebbe rilanciare. È molto grande ed è stata, nei decenni, sede di importanti convegni e incontri, anche luogo di ritiro, per un periodo, delle squadre di calcio di serie A. Al momento non sono stati stretti accordi, come invece a Pontebba, oggi, tra Comune, Regione e Prefettura di Udine
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Il Gazzettino