​Padre litiga con profugo perché frequenta la figlia: aperta indagine

Padre litiga con profugo perché frequenta la figlia: aperta indagine
NIMIS (Udine) - La Procura della Repubblica di Udine ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate a carico del 45enne di Nimis che ieri pomeriggio, in piazza XXIX Settembre,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NIMIS (Udine) - La Procura della Repubblica di Udine ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate a carico del 45enne di Nimis che ieri pomeriggio, in piazza XXIX Settembre, nel pieno centro di Nimis, ha avuto acceso alterco con un profugo di 37 anni di età davanti a tutti; la situazione sarebbe nata a causa della scoperta, da parte del 45enne, di una relazione o comunque di una frequentazione sentimentale tra sua figlia, di 22 anni, e lo stesso richiedente asilo che è ospite di un albergo del paese dal 15 febbraio scorso. Relazione che l’uomo vuole venga troncata.


La magistratura sta cercando di fare luce non solo sulle dinamiche di questo episodio, per cui i due sono venuti alle mani, ma anche su un altro aspetto: si vuol capire se il 45enne non si sarebbe infuriato solo per la relazione sentimentale ma perché avrebbe temuto, stando agli inquirenti, che il richiedente asilo stesse tentando di spillare soldi alla figlia 22enne. Si tratta di un brutto episodio, insomma, ancora tutto da verificare: andrà appurato, in prima battuta, ad esempio, se questa lite abbia portato, in un secondo momento, a scatenare un infarto al profugo, ricoverato in terapia intensiva e ora in prognosi riservata all’ospedale di Udine. Bisogna capire, quindi, con delle perizie, se ci sia o meno un nesso causale tra la lite e il grave trauma al cuore.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino