Sul Graticolato sferzato da una bomba d'acqua impietosa, domina il Kenya: 4 atleti fra i primi 5 all'arrivo e vittoria per Alfred Kimeli Rono, runner molto noto dalle...
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Più di 320 atleti si presentano alla partenza di una classica che torna dopo sei anni in cui si era convertita ai 10 km; fra gli stranieri manca solo l'attesissimo eritreo Mogos Shumay, che con un personale di 1h00'40 sarebbe stato il favoritissimo. Ci sono però tutti gli altri: i kenyani Rono, Kirui, Siteki e Mutai, il burundese Niyomuzika; fra gli italiani spiccano Solone, Avon, Picello, Casolin e Cortiana. Fra le donne danno forfait le annunciate Gadamnesh e Cunico, ma c'è la nostra Ricotta che si guarda intorno e prende atto di essere - a sorpresa - la favorita della gara.
PARTENZA A PALLA
Al via la temperatura è fresca e il cielo non promette niente di buono; così gli africani partono a palla (3'05/km) e Kirui detta il ritmo; la pattuglia degli italiani più forti è guidata da Casolin, Solone, Picello e Vecchietti. Al quarto chilometro c'è il primo strappo: Mutai va subito in sofferenza e poco dopo si stacca anche Siteki, che però mantiene contatto visivo con il trio di testa formato da Kirui, Niyomuzika e Rono. Questi tre vanno via sicuri, mentre alle spalle degli africani emergono Avon (al rientro dopo oltre un anno di assenza), Picello e Solone, seguiti dappresso da Casolin. Fra le donne Ricotta ha già fatto il vuoto, ed è incredibile come riesca a tenere un passo inarrivabile per atlete di 10-15 anni più giovani.
AUTENTICA BUFERA
Si arriva a metà gara e si scatena un acquazzone violentissimo: per un paio di chilometri gli atleti attraversano un'autentica bufera, ma i tre di testa non sembrano curarsene e mantengono il loro ritmo; hanno una cinquantina di metri su Siteki e quasi un minuto su Mutai. Dietro anche le posizioni degli italiani non mutano, ma aumentano i distacchi, perché le condizioni climatiche hanno il loro peso e limitano le iniziative. Subito dopo il diciottesimo chilometro la gara si decide: Rono da uno strappo deciso e fa la selezione finale; Kirui cerca di resistere ma cede terreno, mentre Niyomuzika deve arrendersi. In questo ordine arrivano al traguardo, dietro di loro si piazzano Siteki e molto staccato Mutai. Nello sprint molto blando fra gli italiani (i tre sono amici e si abbracciano a cinquanta metri dal traguardo), Solone precede Avon e Picello.
Ma non è finita: si scatena di nuovo un altro acquazzone, sotto il quale Giovanna Ricotta ottiene il quinto trionfo sul Graticolato, forse il più bello della sua carriera. A oltre cinque minuti arrivano le avversarie: nell'ordine la veronese Schio e le vicentine Carraro, Fontana e Miolato.
LE CLASSIFICHE
Uomini: 1. Alfred Kimeli Rono (Kenya) 1h04'42, 2. Robert Kirui (Kenya) 1h05'09, 3. Jean-Marie Niyomuzika (Burundi) 1h05'28, 4. Stanley Siteki (Atl. Potenza Picena) 1h05'50, 5. Ken Mutai Run'N Live) 1h08'29, 6. Luca Solone (Biotekna Marcon) 1h11'58, 7. Diego Avon (Tornado) 1h11'59, 8. Mattia Picello (Spak4 Padova) 1h11'59, 9. Michael Casolin (Vicenza Marathon) 1h12'36, 10. Matteo Vecchietti (Valle di Cembra) 1h14'28.
Donne: 1. Giovanna Ricotta (Boscaini Runners) 1h23'55, 2. Federica Schio (Lupatotina) 1h29'04, 3. Lisa Carraro (Vicenza Marathon) 1h29'25, 4. Maddalena Fontana (Atl. Vicentina) 1h29'55, 5. Arianna Miolato (Vicenza Marathon) 1h31'58.
Daniele Pagnutti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino