Padova. Grandine, auto distrutte: mesi di attesa per ripararle. Per alcune si parla del 2024

Il costo per le riparazioni varia da alcune centinaia di euro ad oltre diecimila euro

PADOVA - Una grandinata di richieste. Alle assicurazioni, alle carrozzerie, ai concessionari e ai negozi che vendono accessori per le auto. Migliaia di padovani in tutta la...

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PADOVA - Una grandinata di richieste. Alle assicurazioni, alle carrozzerie, ai concessionari e ai negozi che vendono accessori per le auto. Migliaia di padovani in tutta la provincia negli ultimi giorni si sono attaccati al telefono o si sono messi in coda per riparare la propria macchina danneggiata da quei grandi chicchi sparati ripetutamente dal cielo come proiettili. Risultato? Tempi d’attesa lunghissimi e in molti casi si andrà direttamente al 2024. Lo confermano gli addetti ai lavori spiegando che all’alto numero di domande ora si aggiunge anche la difficoltà di trovare tutti i pezzi di ricambio. Il periodo di ferie estive non aiuta.

Tempi di attesa e costi alti

Cofani e tetti ammaccati, vetri in frantumi, in alcuni casi veri e propri buchi sulla carrozzeria. Una marea di danni spesso non coperti da specifiche polizze assicurative contro gli eventi atmosferici. Il costo per le riparazioni varia da alcune centinaia di euro ad oltre diecimila euro. La priorità viene data a chi ha il vetro rotto mentre per le carrozzerie nella stragrande maggioranza dei casi bisogna attendere mesi. Sarà un periodo intensissimo per un reparto, quello dei carrozzieri, che secondo i dati di Confartigianato conta in provincia 271 imprese e 894 addetti.

Lo scenario è ben fotografato da Carlo Mario, collaboratore dell’agenzia Duemme Assicurazioni UnipolSai di via Ferraris a Padova. «In pochi giorni abbiamo ricevuto 1.200 richieste e ora ci sono due persone dedicate solo a questo. L’evento è stato catastrofico, moltissime carrozzerie non riescono ad effettuare i lavori prima di quattro o cinque mesi e si fa fatica a trovare i pezzi di ricambio perché sono finiti. Noi siamo andati a recuperare nuovi lunotti posteriori fino a Napoli, perché servono in tutto il nord Italia». Unipol in una normale estate stima l’apertura di cinquemila pratiche di sinistro in tutto il Padovano mentre ora siamo già a quota 35mila. «Nella mia carriera non ho mai visto una cosa simile - continua Mario -. Ci sono auto che non possono essere nemmeno riparate da quanti danni hanno». Nei casi-limite l’assicurazione rimborsa direttamente il valore del veicolo.

Sotto pressione

Massimo Ghiraldo, titolare del concessionario “Ghiraldo & Autoin” e referente per conto di Ascom, è sempre incollato al telefono. «Siamo sotto pressione per le richieste dei pezzi di ricambio. Nelle nostre due carrozzerie abbiamo lavori già per fine anno e andremo sicuramente anche all’anno nuovo. Ci sono squadre arrivate apposta da fuori regione per darci una mano. Le carrozzerie riparano tutto quello che si può riparare a freddo o a tiepido con i classici tirabolle che sistemano le lamiere senza verniciare, tutti gli altri lavori grossi sono rimandati da settembre in poi». Nelle carrozzerie il carico di lavoro si è impennato almeno del 30%. Il consorzio “Doc Ricambi originali Padova Castelfranco Rovigo” è passato da 950 colli a 1.350 colli di ricambi al giorno. Un altro dato rende l’idea: i nuovi parabrezza sono saliti da 20 a 160 al giorno.

È scattata anche la corsa forsennata all’acquisto dei kit antigrandine. Parliamo di teli fatti in un materiale particolarmente resistente come quello delle tute da sub: costano fino a 150 euro e offrono una protezione ben maggiore. Nei negozi di accessori per le auto sono finiti quasi ovunque e molti li cercano sul web. Nei classici siti specializzati in vendite e affitti, intanto, negli ultimi giorni sono stati rilanciati molti annunci relativi a box auto coperti. Tutto, pur di difendersi dalla grandine.

 

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Il Gazzettino