Violenta grandinata nel conselvano sui raccolti di patate, zucchine e mais

L'accumulo di chicchi ghiacciati sulle coltivazioni di ortaggi
ANGUILLARA - Serata di forte maltempo nella bassa padovana, in particolare nel settore sud del Conselvano. La grandine, ha segnato le coltivazioni della Bassa. A macchia di...

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ANGUILLARA - Serata di forte maltempo nella bassa padovana, in particolare nel settore sud del Conselvano. La grandine, ha segnato le coltivazioni della Bassa. A macchia di leopardo secondo una nota di Coldiretti Veneto - la tempesta si è abbattuta sulle colture difese nelle serre e dalle reti protettive, nel tardo pomeriggio di mercoledì, preceduta da forte folate di vento. Ad Anguillara Veneta gli agricoltori mostrano la quantità di ghiaccio fermata dalle reti antigrandine sui fiori e ortaggi dell'azienda SLE Fiori della giovane floricoltrice Silvia Girotto condotta insieme ai fratelli.

I chicchi fitti e sottili hanno interessato zucchine e patate, oltre che i filari di vite, come segnala Condifesa Padova, il consorzio di difesa delle attività e produzioni agricole che ha raccolto le segnalazioni di una breve grandinata anche martedì scorso tra Montagnana e Urbana. Si tratta dell'ultima spallata del clima impazzito di una maledetta primavera che secondo la Coldiretti ha segnato tutte le produzioni dalla frutta alla verdura, dalla vite ai grandi cereali. Gli agricoltori cercano di difendersi con impianti e strutture oltre che con le polizze assicurative sottolinea Coldiretti Padova ma la furia dei nubifragi è così violenta che squarcia le coperture e distrugge tutto. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che conclude la Coldiretti si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Dopo un lungo periodo di siccità, che aveva obbligato gli agricoltori ad avviare l'irrigazione delle colture in fase di crescita, la pioggia caduta per buona parte della giornata di ieri, ha dato ristoro alle campagne assetate, specialmente nel Conselvano, mentre nel Piovese già mercoledì sera si erano verificate già alcune precipitazioni. Le piogge di ieri certamente non risolvono le mancate precipitazioni dei mesi primaverili, ma rappresentano comunque un beneficio soprattutto per le colture cerealicole, ma anche per i vigneti e gli occhi degli agricoltori scrutano il cielo, con la speranza di non dover fare i conti con eventi eccezionali di maltempo, che sono spesso distruttivi.
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Il Gazzettino