Violenta grandinata tra Treviso e Veneto Orientale: chicchi come noci, danni a colture e auto. Chiesto lo stato di crisi

TREVISO/VENEZIA - Dal Veneto Orientale alla provincia di Treviso violenta grandinata oggi pomeriggio, 14 maggio, che ha imbiancato strade e campagne. Tutto è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO/VENEZIA - Dal Veneto Orientale alla provincia di Treviso violenta grandinata oggi pomeriggio, 14 maggio, che ha imbiancato strade e campagne. Tutto è successo in pochi minuti, all'improvviso attorno alle 16 i nuvoloni si sono fatti neri e poi si è scaricata una grande quantità di grandine. Al momento le aree più colpite risultano essere quelle di Castelfranco e quella di Col San Martino in provincia di Treviso e il Portogruarese.  Disagi soprattutto per la circolazione sulle strade, ricoperte dai chicchi, anche di grosse dimensioni, e timori per le colture. Interessate dalla precipitazione la Pedemontana trevigiana, in particolare sulle colline del Prosecco, tra i conuni di Vidor e Farra di Soligo.

Ne è uscita un'immagine di un paesaggio surreale sia a Portogruaro, specie tra i rioni di San Nicolò, Santa Rita e nella frazione di Portovecchio che a Castelfranco Veneto. I chicchi, grandi come noci, sono caduti a terra lasciando un manto bianco, come se avesse nevicato.

Ora si stanno quantificando i danni, tra auto ammaccate e colture colpite. Una trentina le chiamate giunmte ai vigili del fuoco dai territori colpiti.

STATO DI CRISI

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha avviato le procedure in vista dell'emanazione di un decreto per la dichiarazione dello stato di crisi per i danni causati dai nubifragi e dalle grandinate che si sono abbattuti su varie zone del Veneto. Al momento le aree più colpite risultano essere quelle di Castelfranco e quella di Col San Martino in provincia di Treviso e il Portogruarese.

Zaia - informa la Regione - ha chiesto alla direzione regionale della Protezione civile che tecnici e volontari vengono inviati nelle zone colpite per valutare la situazione, intervenire per i primi soccorsi, in rapporto con i sindaci dei Comuni interessati, i quali dovranno effettuare i censimenti dei danni a opere pubbliche e privati.

Il decreto sarà firmato quanto prima. Il provvedimento resterà comunque «aperto» fino a quando le amministrazioni comunali non avranno completato il censimento dei danni, la valutazione della loro entità economica e inviato le segnalazioni formali. Sarà successivamente inviato al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile con richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza.

COLDIRETTI

«In pochi minuti i campi nel portogruarese sono stati coperti da una coltre bianca di grandine e acqua. 50ml scesi con uno scrocio violento, tanto da lasciare senza parole gli agricoltori che ancora non si erano ripresi dal maltempo della scorsa settimana - scrive in una nota la Coldiretti - . Questo pomeriggio la zona maggiormente colpita è stata quella più a nord del Portogruarese in particolare circa 500 ettari tra Pramaggiore e Cintocaomaggiore».

«I terreni sono ora impraticabili- spiega Michele Terrin segretario di zona di Coldiretti Portogruaro- ma ci stiamo già attivando per una prima stima dei danni che purtroppo si prospettano ingenti segnando vigneti, frutteti e grandi colture e si vanno a sommare a quelli della scorsa settimana».

»Queste avversità sono sempre più frequenti intense e improvvise che neanche le reti e gli impianti di protezione resistono all'impatto - conclude Coldiretti ricordando anche la gelata di aprile che ha provocato perdite pesanti di raccolto per la stagione in corso»

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino