Il granchio blu sta facendo strage delle vongole del Delta: i pescatori lanciano l'allarme

Il granchio blu sta facendo strage delle vongole del Delta: i pescatori lanciano l'allarme
PORTO TOLLE - La sopravvivenza delle vongole veraci del Delta è minacciata dai granchi blu. A manifestare preoccupazione per la crescita esponenziale di questa specie...

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PORTO TOLLE - La sopravvivenza delle vongole veraci del Delta è minacciata dai granchi blu. A manifestare preoccupazione per la crescita esponenziale di questa specie aliena nelle lagune deltizie è il Consorzio Pescatori del Polesine di Scardovari, tant’è che stamattina è previsto un sopralluogo da parte del Servizio veterinario dell’azienda sanitaria Ulss5. «Abbiamo un nuovo problema nei nostri specchi acquei a causa di questa specie altamente invasiva – racconta il presidente Luigino Marchesini -. Il granchio blu mangia qualsiasi cosa trovi: sono spariti i nostri granchi, tant’è che è diventato pressoché impossibile pescare le cosiddette “moleche” ma con nostra sorpresa il granchio blu ha iniziato a mangiare le vongole veraci, specie il prodotto maturo che è pronto per essere raccolto e venduto».

SPECIE INVASIVA 

A spiegare il problema è Emanuele Rossetti, biologo del Consorzio: «Le prime segnalazioni circa la presenza di questo animale nel Delta risalgono tra il 2010 e il 2011; fino a un paio di anni fa c’era una pacifica convivenza. L’esplosione demografica incontrollata sarebbe frutto del cambiamento climatico in corso: fino a un paio di mesi fa si cibavano di pesci e altri tipi di crostacei, ma ora abbiamo notato che nella laguna del Canarin, nelle zone di maggior profondità, si stanno registrando vere e proprie morie causate da questo animale che rompe il guscio della vongola per poi predarla». Nelle scorse settimane il biologo ha informato la Regione Veneto, il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) e l’Ipsra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), contattando addirittura Francesco Tiralongo, docente in Ecologia e gestione delle risorse biologiche all’università di Catania che sta seguendo AlienFish un progetto dell’Ente Fauna marina mediterranea che si occupa di monitoraggio e studio delle specie ittiche rare e non indigene nei mari italiani.
Se da un lato il granchio blu potrebbe apparire come una risorsa economica in quanto ha un buon valore commerciale, dall’altro i commercianti scelgono solo i maschi di una determinata taglia (un diametro minimo di 10 centimetri di carapace) mentre femmine e quelli al di sotto della soglia dovrebbero essere rilasciati con conseguente riproduzione e aumento di capi. Per i vongolari del Delta il gioco non varrebbe la candela dato che soltanto nella laguna del Canarin nel 2022 sono stati seminati 300 quintali di prodotto predato dal granchio blu per almeno l’80% prima di poter essere raccolto e venduto. 


Secondo il Consorzio è quindi necessario correre ai ripari trovando una soluzione che possa condurre quantomeno a un contenimento del granchio blu. «È un animale altamente impattante per tutto l’ecosistema perché con la sua presenza gli altri tipi di pesce tendono a sparire - evidenzia Rossetti -. La sua presenza è stata segnalata anche nella lagune di Barbamarco e nella Sacca di Scardovari». 
 

 

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Il Gazzettino