Granchio blu, dal ministero via libera ai 10 milioni per i pescatori

Una cassetta di granchi blu
PORTO TOLLE - Via libera per i 10 milioni di euro che il comparto ittico sta attendendo per portare avanti quella lunga battaglia che si sta combattendo negli specchi lagunari del...

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PORTO TOLLE - Via libera per i 10 milioni di euro che il comparto ittico sta attendendo per portare avanti quella lunga battaglia che si sta combattendo negli specchi lagunari del Delta contro il granchio blu. Una guerra che ha come vittime le eccellenze produttive locali: vongole, cozze e ostriche. «Dopo il via libera della Conferenza Stato-Regioni, il Masaf è pronto a stanziare dieci milioni di euro per sostenere la filiera della pesca che sta affrontando le fluttuazioni di abbondanza del Granchio blu» questo l’annuncio del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. «Dopo i 2,9 milioni stanziati per dare un’immediata risposta alle aziende del settore e i 500mila euro previsti dal Decreto legislativo Asset - evidenzia -, grazie a un emendamento del presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo, un ulteriore segnale di attenzione del Governo Meloni a un comparto che genera ricchezza, garantisce qualità e merita risposte concrete».



LA DESTINAZIONE

Per il Granchio blu quindi le agevolazioni saranno da un lato destinate al riconoscimento delle spese sostenute dai consorzi del settore per la semina e il ripopolamento delle lagune, mentre dall’altro i fondi serviranno per l’acquisto di strutture fisse e mobili installate per la protezione degli allevamenti di mitili. Entrando nello specifico i contributi, validi per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, sono pari all’80 per cento per i costi relativi a semina e ripopolamento, mentre salgono al 100 per cento per la protezione degli allevamenti. «Ringrazio il ministro Lollobrigida e la presidente Meloni per l’attenzione data dall’esecutivo alla filiera della pesca, colpita dall’invasione del granchio blu - commenta De Carlo -. I 10 milioni di euro stanziati rappresentano un importante ristoro per sostenere la ripartenza dell’acquacoltura e le azioni di protezione degli allevamenti».
De Carlo puntualizza: «Siamo impegnati a combattere la sovrabbondanza e i danni provocati da questa specie, dall’autorizzazione alla pesca straordinaria alla commercializzazione a scopo alimentare fino all’indagine conoscitiva sugli effetti in agricoltura del cambiamento climatico, fattore fondamentale nella presenza e riproduzione del granchio blu nei nostri mari. Diventa però fondamentale sostenere tutte quelle realtà che in questi mesi hanno subìto pesanti danni e perdite. Aiutarle a ripartire è indispensabile per la sopravvivenza di tutto il settore.

Una risposta importante che permetterà al comparto di ammortizzare le spese e ripartire, anche se rimane alta la tensione tra i pescatori sul tema delle rateizzazioni dei mutui e la questione contributiva, senza dimenticare il reddito prevalente su cui gli operatori attendono ancora informazioni certe.

 

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Il Gazzettino