PORTO TOLLE (ROVIGO) - Sono arrivati ieri nel Delta del Po i primi 340mila euro a sostegno del Consorzio. La cifra proviene dal decreto attuativo da 2,9 milioni di ristori...
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RISTORI ATTESI
Era la prima settimana di agosto quando il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida era salito da Roma per toccare con mano la situazione allarmante che si stava vivendo nelle lagune del Delta. Proprio in visita al Consorzio aveva annunciato lo stanziamento dei primi fondi, a fine ottobre la firma del decreto attuativo per questi 2,9 milioni di euro di ristori e ora l’arrivo delle risorse nelle casse del Consorzio. Nel frattempo il ministero ha stanziato ulteriori 10 milioni di euro a sostegno della ripresa del settore pesca e acquacoltura e sono continuati i tavoli di confronto per cercare soluzioni nel medio-lungo periodo.
«Credo che questa sia una notizia estremamente positiva – sottolinea il sindaco Roberto Pizzoli –. È stato centrato quel risultato chiesto sia dalle associazioni di categoria che dalla politica. Ringrazio il Ministero per aver accolto le nostre istanze, anche per quella parte di indennizzo che sembrava dovesse rimanere fuori. Sia il viaggio a Bruxelles, che il lavoro politico fatto sta portato i suoi frutti».
BOCCATA DI OSSIGENO
«Questa cifra – continua Pizzoli – darà una boccata di ossigeno al Consorzio. Purtroppo il bando comprendeva le spese sostenute da agosto a fine ottobre, quindi manca luglio, ma visto che sono rimaste delle economie la speranza è che il bando sia riaperto. Una buona notizia che va a braccetto con le ultime arrivate: i 14 milioni di euro per la vivificazione messi dalla Regione, gli altri 10 milioni statali per la semina. Si tratta senz’altro di una risposta per quanto riguarda la questione emergenziale». Per Pizzoli l’ultimo nodo rimane quello dei pescatori: «C’è un emendamento sulla Legge di bilancio che deve essere approvato alla Camera e che speriamo ci porti all’approvazione dello stato di calamità, cosa che darebbe un ritorno diretto ai nostri pescatori come la sospensione dei mutui. Quello di oggi è un ulteriore passo su una strada in salita che conduce da un lato al piano di gestione lagunare, dall’altra a una situazione per il 2024 che è drammatica per chi è senza reddito, ma si tratta comunque di un segnale del lavoro istituzionale importante che si sta portando avanti».
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Il Gazzettino