Zaia, il gradimento è sempre alto: fiducia piena da 7 cittadini su 10

Zaia, il gradimento è sempre alto: fiducia piena da 7 cittadini su 10
A chi vanno attribuiti i maggiori meriti per la vittoria del centrodestra in Veneto alle elezioni regionali del maggio scorso? Secondo i dati elaborati da Demos per...

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A chi vanno attribuiti i maggiori meriti per la vittoria del centrodestra in Veneto alle elezioni regionali del maggio scorso? Secondo i dati elaborati da Demos per l’Osservatorio sul Nord Est, il risultato è da riconoscere soprattutto a Luca Zaia (63%) piuttosto che alla Lega (26%). D’altra parte, la fiducia nel Governatore del Veneto è ampia (71%), e anche nel corso del suo primo mandato non è mai scesa sotto il 60%. La trasversalità dei consensi che lo caratterizza si riflette anche nei giudizi sull’operato della Giunta: oggi il 75% dei veneti intervistati dà alla squadra di Zaia un voto almeno sufficiente. Le opposizioni presenti a Palazzo Ferro-Fini, invece, appaiono in difficoltà. Le azioni del Movimento 5 Stelle sono apprezzate dal 36% degli intervistati, l’operato del centrosinistra dal 32% mentre il Movimento di Tosi raccoglie il plauso del 30%.


Dopo essere stato largamente democristiano nella Prima e stabile riserva di voti di centrodestra nella Seconda, agli albori della Terza Repubblica una parte consistente dell’elettorato del Veneto sembra non avere più una “casa”. Alle Politiche del 2013, infatti, il voto si è diretto verso la protesta del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Alle Europee del 2014, invece, i consensi sono andati a Matteo Renzi. Alle Regionali di quest’anno, però, (ri)vince Zaia. Come 5 anni fa, ma in modo totalmente diverso. Perché nel 2010 la forza dell’ex Ministro risiedeva soprattutto nella coalizione che lo sosteneva: la Lega (35%) e il Popolo delle Libertà (25%) raccoglievano complessivamente il 60% dei voti validi. Il risultato elettorale del 2015, invece, sembra avere fondamenti diversi. La Lega, con il 18%, esce dimezzata dalle urne. Forza Italia, che ottiene il 6%, e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che fatica a raggiungere il 3%, insieme perdono 16 punti percentuali. Chi fa davvero la differenza è la Lista Zaia, che al suo debutto elettorale supera il 23% dei voti validi ed è il primo partito della Regione.

Anche l’opinione pubblica individua nel risultato del 31 maggio, più che un successo della Lega e di Salvini (26%), una vittoria personale del Governatore uscente (63%). Questa convinzione è maggioritaria in tutti gli elettorati: lo è tra i sostenitori di FI (87%), del M5s (72%) e del Pd (60%); lo è per chi si rivolge ai partiti minori (81%) e tra gli incerti (63%). I più indecisi tra la “ragion di partito” (41%) e quella “di Zaia” (53%) sono proprio i leghisti.

D’altra parte il presidente della Regione ha goduto in questi anni di una quota di fiducia personale ampia e stabile. Nel 2010, pochi mesi dopo la sua prima vittoria, Zaia raccoglieva il 70% dei consensi: oggi, il 71%. Gli effetti di tanta forza sono rintracciabili anche nei giudizi espressi sulla sua Giunta. L’esecutivo regionale ottiene attualmente valutazioni positive dal 75% degli intervistati. Di riflesso, appaiono deboli le opposizioni, il cui apprezzamento non va oltre il 36% per il M5s, il 32% per il centrosinistra e il 30% per il Movimento di Tosi.


Infine, va sottolineato come il favore verso l’azione della Giunta appaia trasversale: è unanime tra gli elettori di FI (99%) e Lega (98%), molto ampio tra chi si rivolge a partiti minori (80%) o tra gli incerti (72%), e anche tra i sostenitori del M5s i giudizi positivi arrivano al 57%. Tra gli elettori del Pd, invece, il gradimento verso l’operato della squadra di Zaia sfiora la maggioranza assoluta (49%), ma ottiene comunque più di quanto riesca a fare lo stesso centrosinistra (46%). Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino